Se n’è andata una grande monarca come la regina del Regno Unito Elisabetta II. Ella era regina del Regno Unito ma era anche un po’ nostra, viste le remotissime origini italiane della sua famiglia. L’immagine della sua ultima apparizione pubblica, nell’occasione in cui ha ricevuto la nuova premier Liz Truss, rappresenta il suo regno e resterà nella storia.
Con il bastone sul quale si sorreggeva e le sue mani violacee, segni di una salute che si stava deteriorando rapidamente, la Regione ha ricevuto la nuova premier.
Elisabetta è venuta a mancare ed ora al suo posto c’è suo figlio Carlo, il quale ha preso il nome di Carlo III. A questo punto, ci si chiede come sarà il regno di re Carlo III e che tipo di re sarà. Già gli sono state affibbiate delle etichette. Per alcuni, re Carlo III è un progressista o un “re cittadino”. Dunque, coloro che gli hanno affibbiato queste etichette lo ritengono un re che romperà certi protocolli.
Per il famoso ex-commentatore cattolico del Times e del Daily Telegraph Clifford Longley, Carlo sarà un re “secolarizzato”. Queste sono le sue parole, le quali sono riportate da Famiglia Cristiana, in un articolo di Silvia Guzzetti: “Sarà un momento molto difficile il passaggio della corona da Elisabetta II a re Carlo III, sia perché i due sovrani hanno personalità molto diverse sia perché il Regno Unito è cambiato profondamente e mi preoccupa l’incoronazione. La corona, nel Regno Unito, è legata da un patto non scritto con i sudditi nel quale si impegna ad alimentare le virtù civiche e militari dei cittadini. In cambio i monarchi hanno tutta una serie di privilegi. Sono sicuro che re Carlo III capisce tutto questo ed ha già dedicato una lunga carriera a dare vita a questo rapporto. Tuttavia la corona è anche legata da un sacro patto con l’Onnipotente con il quale si impegna a preservare e avanzare la religione cristiana in tutti i suoi aspetti, morali e dottrinali e, mentre la regina Elisabetta capiva tutto questo e, pur con i suoi limiti, ha fatto del suo meglio per incarnare questo rapporto spirituale con Dio del quale il sovrano è il simbolo vivente, non penso che re Carlo III capisca davvero che cosa questo rapporto tra la corona e Dio richiede da lui e forse non pensa neppure che tale rapporto esista. Sarà, quindi, un re molto secolarizzato, che finirà per farsi trascinare da diverse correnti religiose e spirituali a seconda di dove soffia il vento. E questo apre la possibilità che la nazione decida di interrompere questo contratto se non ritiene che viene soddisfatto in modo adeguato dal re”.
Deve essere ricordato che il re del Regno Unito è anche capo della Chiesa anglicana. Di conseguenza, le sue azioni hanno degli effetti anche su una Chiesa che è parte dello Stato. Tuttavia, lo stesso Carlo ha detto che seguirà le orme della madre, anche se il suo regno inizia con una “novità”, visto che egli è divorziato e che si è risposato con una divorziata. Ricordiamo il caso di re Edoardo VIII (zio della defunta regina) e di Wallis Simpson.
Come si dice, dovremo dare al nuovo sovrano il beneficio del dubbio e la possibilità di esprimere le sue potenzialità. Vedremo ciò che farà. Dare delle “etichette” a priori può non essere corretto. Re Carlo III ha appena iniziato il suo regno. Dunque, giudicarlo ora è affrettato ed avventato.