“Fatte ‘na pizza c’a pummarola ‘ncoppa e vedrai che il mondo poi ti sorriderà” (Pino Daniele)
“Ti offro una bella pizza… i soldi ce li hai?” (Totò)
“Oggi in tutto il mondo sono specialmente i giovani ad aver adottato la pizza. Io trovo che questo sia un fatto consolante e indicativo: c’è qualcosa di elementare, pulito, allegro, nella pizza, che mi fa pensare subito un gran bene dei suoi seguaci” (Sophia Loren)
“I napoletani hanno sempre avuto il loro fast food. Si chiama pizza” (Luciano De Crescenzo)
“La pizza è l’unico triangolo amoroso che vorrei” (Anonimo)
L’AFFRONTO AMERICANO ALLA PIZZA NAPOLETANA
La pizza napoletana in vasetto è un vero obbrobrio, non mi piace l’affronto degli americani. Anzi, la pizza dovrebbe essere considerata un patrimonio mondiale dell’umanità. Ci sono due criteri (adottati per fare selezioni e valutazioni) che mi inducono a riflettere sulle meraviglie della pizza napoletana: 1. “rappresentare un capolavoro del genio creativo umano”, 2. “apportare una testimonianza unica o eccezionale su una tradizione culturale o della civiltà”.
UN PATRIMONIO MONDIALE…
Ebbene, apprendo – indignato – l’ultima americanata alimentare: la pizza scomposta e servita in un vasetto! Leggete e inorridite: un cucchiaino e la degustazione può cominciare, la pizza scomposta è nata negli Stati Uniti, ma ha spopolato anche in altre nazioni. I ristoratori l’hanno concepita anche come aperitivo.
Pomodoro, mozzarella, olio e basilico: strato dopo strato, il barattolo di vetro si riempie. Per consolazione ho letto che i puristi del piatto, quello che meglio rappresenta l’Italia, non l’hanno presa affatto bene. Mai, noi puristi, avremmo immaginato che una margherita o una capricciosa potesse finire in barattolo, in uno di quei vasetti di vetro che si utilizzano per conserve e marmellate. Forchetta e coltello non sono più necessari, basta un cucchiaino. Ho letto che il barattolo pizzoso ricorda i dolci che alcuni ristoranti servono in questa maniera.
ALTOLÁ! LASCIAMO I VASETTI AL NORD EUROPA…
Altolà, per quanto mi riguarda: la novità non mi convince affatto. Per oggettività riferisco che i vasetti sono accolti con entusiasmo soprattutto nelle zone nordiche. Mi considero un liberale assoluto e sono contrario a divieti e censure. Però mi piacerebbe che il governo tutelasse in qualche modo la nostra pizza. E sarei felice se ristoranti e bar mostrassero cartelli, espliciti e divertenti, per dire orgogliosamente ai clienti: “Qui NON si serve la pizza in vasetto”.