Nei giorni 19-23 giugno si terrà la prima assemblea plenaria del nuovo Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. La prima puntata del nuovo CGIE sarà dedicata all’elezione del nuovo Segretario generale; a seguire, si eleggeranno i vicesegretari. In vista dell’appuntamento di metà giugno, sono in corso grandi manovre tra i vari consiglieri e le diverse forze politiche che compongono il Consiglio.
Chi sarà al timone del nuovo CGIE? Ci sarà ancora una volta Michele Schiavone, segretario uscente, o il Consiglio sarà in grado di rinnovarsi? E il nuovo segretario sarà ancora una volta europeo e appartenente a quella cultura politica propria della sinistra, oppure a guidare il “parlamentino” degli italiani nel mondo questa volta sarà, magari, un sudamericano (visto il gran numero di connazionali ivi residenti), magari non per forza di sinistra?
Nel frattempo, “i Consiglieri del CGIE che si riconoscono nell’azione del Governo di centrodestra si sono riuniti in videoconferenza – si legge in una nota inviata alla redazione di Italiachiamaitalia.it da Gian Luigi Ferretti – ed hanno deciso, in maniera unita e compatta, la costituzione del gruppo organico come riferimento operativo al fine di promuovere le riforme necessarie per valorizzare e rappresentare gli italiani all’estero”.
Abbiamo raggiunto telefonicamente Gian Luigi Ferretti, consigliere CGIE in rappresentanza dell’Ugl, uomo di destra, già coordinatore del Comitato Tricolore per gli italiani nel mondo, braccio destro di Mirko Tremaglia durante il periodo in cui il vecchio leone fu ministro degli Italiani nel mondo.
“Finora hanno aderito al gruppo 14 consiglieri”, ci rivela Gian Luigi, che aggiunge: “Ho fondate speranze che potremo arrivare a un totale di almeno 18 consiglieri”.
Dunque il centrodestra è al lavoro. Ma lo è anche il centrosinistra, ovviamente, e la stessa cosa vale per il MAIE, il Movimento Associativo Italiani all’Estero fondato e presieduto da Ricardo Merlo, che di sicuro non vuol restare fuori dai giochi. Anzi: non sono pochi – in maniera trasversale – quelli che considererebbero il ruolo di Segretario generale perfetto per l’ex Sottosegretario agli Esteri, proprio – ma non solo – per la sua esperienza al governo. Con Merlo, inoltre, il CGIE avrebbe per la prima volta come timoniere un “non europeo” e un “non di sinistra”.
Ma quanti voti servono per eleggere il nuovo Segretario generale? Trentadue, se tutti i consiglieri sono presenti. C’è chi assicura che ormai i giochi siano fatti e che alla fine il CGIE continuerà ad essere un feudo di Pd e compagnia cantante; ma mancano ancora diversi giorni alla data fatidica “e tutto, da un momento all’altro, può cambiare”, ci dice uno dei consiglieri di centrodestra. Staremo a vedere.