“Mentre l’Italia ha mostrato un calo sotto l’aspetto demografico, la presenza italiana all’estero ha continuato a registrare un incessante aumento che l’ha portata a diventare la 21esima regione italiana, con 6,5 milioni di cittadini, quindi seconda come popolazione soltanto alla Lombardia. Il fenomeno migratorio degli ultimi 12 anni interessa l’intero paese e richiede nuove politiche di coordinamento tra le istituzioni per rispondere alle esigenze dei cittadini che risiedono all’estero, garantirne i diritti, creare le condizioni per una circolarità non solo degli spostamenti tra l’Italia e l’estero e della mobilità tra Paesi esteri, ma anche dei rientri, favorendo il reinserimento dei cittadini espatriati nel tessuto sociale all’altezza delle competenze acquisite, nel pieno rispetto dei diritti civili e politici sanciti dalla Costituzione”. E’ quanto si afferma nel documento finale della IV Plenaria della Conferenza Permanente Stato, Regioni, Province autonome e Cgie, che si è conclusa venerdì 17 dicembre a Roma.
Il documento segnala la necessità di rivedere le politiche di rappresentanza degli italiani all’estero che hanno subito ricadute dall’introduzione “dell’opzione inversa per le elezioni dei Com.It.Es. a partire dal 2015, il taglio dei parlamentari eletti all’estero ridotti da 18 a 12 – vale a dire soltanto 8 deputati e 4 senatori per una popolazione residente all’estero raddoppiata dalla data delle prime elezioni nella circoscrizione Estero nel 2006 – la mancata riforma delle leggi istitutive di Com.It.Es. e CGIE, mentre persiste l’esigenza di adeguare la tabella delle assegnazioni dei Consiglieri Cgie nei diversi Paesi alle nuove destinazioni evidenziate dal massiccio aumento dell’emigrazione tradizionale e di nuova matrice”.
“Gli italiani che vivono nel mondo hanno ritrovato una centralità nel sistema Paese e soprattutto un riconoscimento nelle istituzioni italiane. Il governo, le Regioni, le Province autonome sono intervenute, hanno partecipato e hanno contribuito a indicare le linee programmatiche per la resilienza e la ripresa delle attività degli italiani che vivono nel mondo. A loro è stata dedicata questa assemblea e con loro l’Italia conta di diventare protagonista sulla scena mondiale”. Così il segretario generale del Consiglio generale degli Italiani all’estero Michele Schiavone commentando la conclusione della IV Plenaria della Conferenza Permanente Stato, Regioni, Province autonome e Cgie.
Nel documento finale sono stati indicati quattro obiettivi su cui dovrà muoversi l’attività della Conferenza permanente e i suoi quattro pilastri: continuità della Conferenza permanente, partecipazione del Cgie alla Conferenza Stato – Regioni, Revisione e integrazione delle forme di rappresentanza degli italiani all’estero e potenziamento del Sistema Paese in Italia e all’estero.