Il 16, 17 e 18 ottobre si sono tenuti al Parlamento Europeo a Bruxelles i lavori della Commissione Continentale Europa e Africa del Nord del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE), un appuntamento di grande rilevanza per la comunità italiana in Europa.
Durante questi tre giorni, il Vice Segretario della anzidetta Commissione, Giuseppe Stabile, in presenza della Segretaria Generale del CGIE, Maria Chiara Prodi e della Segretaria esecutiva, Dott.ssa Mirta Gentile, insieme ai rappresentanti del CGIE Europa e altri partecipanti provenienti da diversi Paesi europei e dell’Africa del Nord, si sono confrontati su questioni fondamentali per i cittadini italiani all’estero.
Tra i temi principali in agenda – si legge in una nota del consigliere CGIE per la Svizzera Carmelo Vaccaro -, quello della cittadinanza italiana, con un focus particolare sui figli degli emigrati italiani.
L’obiettivo è stato di analizzare le difficoltà burocratiche, proporre soluzioni per semplificare il riconoscimento della cittadinanza e sostenere i diritti di coloro che, nati da genitori italiani all’estero, desiderano mantenere un legame formale e affettivo con l’Italia.
Oltre alla questione della cittadinanza, sono stati affrontati altri argomenti di interesse per la comunità italiana residente in Europa, come i servizi consolari, l’istruzione e la promozione della lingua italiana, il diritto di voto, e le opportunità di lavoro e formazione per i giovani italiani all’estero.
La prima giornata a Bruxelles è terminata nella residenza di S. E. l’Ambasciatore in Belgio, Federica Favi, dove si sono ritrovati tutti gli attori della giornata per un momento conviviale con la rete diplomatico-consolare in Belgio.
Nella Seconda giornata dei lavori al Parlamento Europeo, il punto centrale all’ordine del giorno è stato la presentazione del Rapporto dei Consiglieri d’area, un documento che fornisce una panoramica approfondita sulle difficoltà che gli italiani all’estero si trovano ad affrontare nella vita quotidiana.
Tra i temi principali emersi – prosegue la nota del Cgie – sono spiccate le problematiche dei servizi consolari, che rappresentano un ostacolo per chi necessita di assistenza per pratiche burocratiche, rinnovo dei documenti e altre esigenze amministrative.
Inoltre, si è discusso ampiamente della necessità di migliorare l’accesso ai corsi di lingua e cultura italiana, garantendo opportunità di parità e di apprendimento che permettano di mantenere vivo il legame con la cultura d’origine.
I Consiglieri CGIE Svizzera hanno dato un consistente contributo per evincere la necessità di cambiare rotta per migliorare i rapporti tra il CGIE e l’interlocutore governativo.
Oltre ai servizi e ai corsi, si è posta particolare attenzione alla promozione della cultura italiana, un aspetto considerato fondamentale per rafforzare il senso di identità e appartenenza tra gli italiani all’estero.
La Commissione ha espresso l’esigenza di una maggiore collaborazione tra le istituzioni italiane e le associazioni presenti all’estero per realizzare eventi culturali e manifestazioni che mettano in luce la ricchezza e la diversità del patrimonio italiano.
Al termine dei lavori, la Commissione ha celebrato l’accordo di amicizia tra i Com.It.Es. di Tunisia e Lussemburgo, auspicando che altri Com.It.Es. possano trarre ispirazione da questo modello di cooperazione per rafforzare la rete e intraprendere maggiori sinergie. La terza giornata è stata dedicata all’incontro con la Comunità italiana in Belgio, al fine di raccogliere le loro esigenze che concordano con quelle degli altri paesi europei.