L’ex capogruppo alla Camera di Scelta Civica, Andrea Romano, in una intervista al Tempo alla luce dell’addio dato a Sc dal senatore Gianpiero Dalla Zuanna come anche della emorragia di deputati da Sel, afferma: “Blair sosteneva che non si cambia la Gran Bretagna con il solo partito laburista, serve una tenda riformista. Anche in Italia c’è bisogno di una coalizione non ingessata. Bettini la chiama campo democratico, Chiamparino campo rafforzato. Serve una grande tenda del riformismo di Renzi, un grande soggetto politico che accolga tutte le culture e tutti i valori riformisti al di là delle ideologie fondatrici del Pd. Io sono sempre stato un liberaldemocratico di sinistra".
Alla domanda se anche lui voglia entrare nel Pd risponde: "Renzi lo sta spingendo nella direzione giusta. Con lui non sarebbe mai nata, sono parole di Mario Monti. L’obiettivo non è entrare nel Pd, anche se servirebbe un Pd 2.0. Ecco, il premier dovrebbe costruirlo per lasciare una grande eredità storica all’Italia", "bisogna coagulare l’azione di un governo riformista con i diversi valori e le diverse culture dei riformismi che lo sostengono. Penso alla riforma del lavoro, la grande scommessa di Renzi: lì si dovranno fondere identità diverse. Per questo serve un allargamento non coalizionale per normalizzare la politica italiana".
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