Parole che hanno scatenato un putiferio quelle pronunciate da Matteo Salvini in un colloquio con La Stampa, pubblicato il primo luglio sul quotidiano di Torino. Per il leader della Lega il centrodestra di oggi non è più quello di vent’anni fa e la stagione politica di Silvio Berlusconi è finita. Apriti cielo, è successo un pandemonio, con gli azzurri a far quadrato tutti intorno al proprio leader.
Queste le parole del Matteo padano: “I meriti storici di Berlusconi, in campo imprenditoriale, politico, televisivo e calcistico, non li nega nessuno. Ma non posso riproporre agli italiani quello che, bene o male, funzionava 20 anni fa”, perché era “un’altra era geologica” e “i dati delle amministrative lo dimostrano”.
Così continua nel centrodestra la battaglia per la leadership, anche se Mara Carfagna prova a buttare acqua sul fuoco: “Il nostro obiettivo è l’unità”. Tutti vogliono restare uniti ma allo stesso tempo se ne dicono di tutti i colori. Ma come si fa?
Renato Brunetta non ci sta e attraverso una intervista al Corriere della Sera lancia un messaggio al leader della camicie verdi: “Impari da Berlusconi, mai egemonismi. E si sieda al tavolo con noi a costruire il programma”.
Per quanto riguarda l’Europa, insieme alla moneta unica il tema che più divide Forza Italia e leghisti, Brunetta spiega: “Berlusconi presenta e propone soluzioni molto più avanzate. Altro che uscire dall’euro e dalla Ue. Qui si tratta di costruire una nuova Europa”. Come si vede le distanze con la Lega quando si parla di Europa e moneta unica sono siderali.
Immigrazione? “Noi oggi siamo di fronte a un attacco criminale attraverso le invasioni che arrivano dall`Africa. Berlusconi propone una ricetta che a mio avviso è quella vincente: un piano Marshall in Africa. Tutti contro il terrorismo e il fondamentalismo islamico”.
Insomma, si discute ancora. Si parla di centrodestra unito ma molto spesso, anche in queste comunali, il centrodestra è andato diviso. Come a Ladispoli, per esempio, alle porte di Roma, dove il sindaco eletto, Alessandro Grando, ha vinto con una lista civica, Cuori Ladispolani, sostenuta da Noi con Salvini e Fratelli d’Italia, senza Fi. E’ solo un esempio, ma ce ne sono altri e potrebbe accadere anche a livello nazionale, visto che il Cav pare avere ormai deciso di correre da solo.
Gianfranco Rotondi, segretario di Rivoluzione Cristiana, è convinto che il centrodestra “vince solo con Berlusconi leader e un’alleanza completa dalla Lega a un forte partito democristiano. Il nostro compito è costruire presto quest’ultimo”. Chissà se Salvini è d’accordo, lui non ama molto i carrozzoni.
Intanto il leader del Carroccio continua la sua battaglia politica contro sinistra e governo e insiste: bisogna andare al voto prima possibile. “Su disoccupazione e immigrazione ancora fallimenti del Pd. Litigiosi e inconcludenti: Gentiloni e Renzi a casa, elezioni subito!”, dichiara Salvini. E c’è già chi sostiene che l’ipotesi del voto prima di Natale non sia ancora da escludere del tutto.
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