Queste elezioni presidenziali, terminate con la rielezione di Sergio Mattarella, potrebbero avere segnato la fine del centrodestra. Lega, Forza Italia e centristi hanno scelto di votare Mattarella, lasciando soli i Fratelli d’Italia. Tutto era cominciato con la settima votazione, quando la candidatura della presidente Elisabetta Alberti Casellati è stata affossata dai franchi tiratori di Forza Italia e dei centristi. Il giorno dopo, la Lega ha scelto di appoggiare la candidatura di Mattarella. Qui vi è veramente qualcosa di sbagliato.
Dov’è finito il centrodestra unito che voleva portare un esponente non di sinistra al Quirinale? Ha ragione la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
Il centrodestra non esiste più in Parlamento. Esiste nel Paese, tra le persone che in queste elezioni presidenziali si sono sentiti presi per in giro da una parte della coalizione che hanno votato e sostenuto.
Fratelli d’Italia unico partito che è stato coerente. Per il resto, vi è il deserto.
Si è promesso di scardinare quella logica secondo la quale “un esponente politico non di sinistra non sarebbe stato un ottimo presidente della Repubblica” e invece si è deciso di accontentare la sinistra in nome della “responsabilità”.
Ora, il centrodestra rischia veramente di gettare alle ortiche quello che di buono ha fatto. Anzi, potrebbero esserci degli sconquassi futuri nel centrodestra e nella politica. Per esempio, potrebbe non esserci più un centrodestra unito alle elezioni regionali e comunali ed il centrosinistra potrebbe fare incetta di Regioni e di Comuni che il centrodestra era riuscito a toglierle. Rischieremmo di trovarci con l’Italia tutta rossa, con un centrosinistra che a ben guardare sarebbe minoritario. La colpa di ciò sarà di leader politici coraggiosi a parole ma non nei fatti. Nel centrodestra urge una riflessione, prima che possa accadere l’irreparabile.