Centrodestra ancora alla ricerca della luce in fondo al tunnel. Forza Italia e Lega sempre più distanti. Matteo Salvini annuncia le primarie del centrodestra e lo fa intervistato dal Corriere della Sera. Il leader del Carroccio parla di Silvio Berlusconi e dice: “E’ padronissimo di fare quello che vuole. Ma noi, un passaggio di popolo l’8 e il 9 aprile lo faremo. Stiamo discutendo con Giorgia Meloni delle regole, ma noi chiederemo agli italiani quale Italia vogliono. Per questo mi rivolgo agli eletti e agli elettori di Forza Italia: io so, perché me lo dicono loro stessi, che questo brodo non va più bene a nessuno”.
“Molti ancora non hanno capito che cosa sta succedendo nel mondo. E se Berlusconi dice ‘dopo di me ci sono solo io’, è tra quelli che non hanno capito. Se Trump avesse dato retta ai tiratardi dei repubblicani, oggi non sarebbe dov’è. Lui ha vinto passando dalle primarie. Con le primarie è riuscito a riunire e a portare con sé tutto il mondo alternativo a Hillary Clinton”.
“I problemi dei 5 stelle a Roma li stanno confondendo, e avere davanti più tempo per loro è molto meglio. Grillo cambia idea ogni quarto d’ora. Peraltro, sono rimasto anche abbastanza deluso dalle posizioni sull’euro e sull’Europa. Per quanto mi riguarda, dico purtroppo: su certi temi e sui tempi, speravo di non essere da solo. Prendo atto con rammarico e dispiacere – conclude Salvini – che invece è così. Ma se le posizioni di Grillo sono quelle, posso soltanto fargli gli auguri. Strade diverse”.
Più tardi, in un punto stampa a Milano, Salvini sostiene che anche andando da soli alle elezioni i leghisti possano vincere: “È possibile anche che la Lega con le sue idee e con persone nuove, senza allearsi con nessuno, vinca”. E torna a escludere alleanze con i pentastellati, “ad oggi è impossibile pensare a un ragionamento di governo con i grillini, parla sempre una persona diversa”.
Quanto a un’intesa con Forza Italia e Silvio Berlusconi ha invece ribadito: “Io ho le idee chiare, chi si allea con la Lega deve dire ‘prima gli italiani’ e che dobbiamo controllare confini e moneta. Chi la pensa così sarà nostro alleato, chiunque sia europeista o voglia governare con Renzi non sarà nostro alleato”.
Nel centrodestra dunque il dibattito continua. Renato Brunetta, capogruppo forzista alla Camera, evidenzia: “Il centrodestra in questa fase, secondo tutti i sondaggi, è vincente se è unito, quindi c’è l’obbligo assoluto di stare insieme. Come dice Berlusconi, come dicono tutti”. Eppure la convivenza e azzurri e leghisti, se i presupposti sono quelli che abbiamo visto tutti, sarebbe davvero complicatissima.
Dalle parti di Forza Italia comunque non hanno alcun dubbio su chi sia l’unico leader del centrodestra. Per Simone Furlan, componente dell’ufficio di presidenza di Forza Italia, “la indiscussa leadership di Berlusconi all’interno delle coalizioni dl centrodestra e’ sempre stata decisa dagli italiani che lo hanno riconosciuto sempre come unico leader carismatico e moderato. L’unico in grado aggregare e non di dividere, l’unico in grado di essere interlocutore con tutti a livello nazionale e internazionale. Oggi Forza Italia non ha paura del voto, ma di chi, senza guardare agli interessi e alle priorita’ degli italiani e del Paese, vuole scavalcare la normale dialettica politica correndo al voto e assicurando all’Italia un futuro incerto”.
Si vedrà. Intanto quasi 1500 delegati provenienti da tutta Italia parteciperanno al congresso nazionale di fondazione di Azione Nazionale e La Destra, presentato oggi alla Camera, in programma all’hotel Marriot a Roma, dal 17 al 19 febbraio. Obiettivo dell’appuntamento, spiega Gianni Alemanno, leader di Azione Nazionale, e’ trovare un “sovranismo responsabile”. Per Francesco Storace, leader de La Destra, “comincia un percorso orientato, per la prima volta, non ad una scissione ma ad un’aggregazione”. Da qui l’apertura per le primarie del Centrodestra dell’ 8-9 aprile, per cercare una coalizione che accolga da Fitto a Berlusconi, passando per tutte le forza che si sono battute per il NO al referendum.
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