Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale di Ncd, in una intervista a Libero, spiega che va costruita una coalizione in grado di sconfiggere il Pd alle prossime elezioni ma che, per il momento, il Nuovo centrodestra deve avere "una strategia di felice ambiguità. Da una parte dobbiamo stare al governo e incidere di più per completare il risanamento del Paese e definire regole condivise. Dall’altra dobbiamo lavorare per costruire il fulcro di uno schieramento alternativo alla sinistra in un nuovo bipolarismo. Se il baricentro moderato sarà chiaro, nessun veto ad allargarsi verso l’ala destra".
Secondo Quagliariello “il problema del centrodestra, che è anche il nostro, consiste nel comprendere se sia possibile ricostruire un’area alternativa alla sinistra e potenzialmente vincente". L’ex ministro non è d’accordo “con chi sostiene che il problema del centrodestra è il governo". Secondo il senatore "in questa fase il nostro obbligo è dare consistenza programmatica e numerica alla dimensione moderata del centrodestra che ha resistito e non è stata assorbita dal renzismo. Per farcela, l’unico modo è mettere insieme tutto quello che rientra in questa dimensione. Iniziando dal non rendere un’associazione temporanea d’impresa il nostro rapporto con l’Udc, parlando anche con quelli di Scelta civica che ci stanno. Dopo si potrà aprire il discorso con Forza Italia e con gli altri".
L’ex ministro sottolinea inoltre che la decisione di stare nel governo nasce dal fatto di "non lasciare tutto il campo dei moderati a Renzi. Se lo facessimo, il Pd diventerebbe davvero il grande partito della nazione. Un milione e 200mila italiani ci hanno votato perché chiedono stabilità, governabilità e riforme. Richieste che qualcuno di centrodestra deve soddisfare, se non si vuole regalarne tutta la rappresentanza a Renzi".
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