Giorgia Meloni, intervistata dal Corriere della Sera, a proposito della decisione del centrodestra di presentarsi unito al prossimo giro di consultazioni, commenta: “E’ un ottimo segnale, mandato a chi gioca a dividerci. E rafforza la nostra richiesta di conferire l’incarico a un esponente del centrodestra”.
“Noi siamo la coalizione che ha la possibilità di governare, tutti insieme – ciascuno col proprio peso – abbiamo raggiunto il risultato elettorale che lo permette. Mi chiedo: a chi gioverebbe andare da solo? Salvini – dice Meloni – sa bene che il 37% non l’ha ottenuto la Lega da sola. Non vedo ragioni per fare una scelta di rottura”.
La decisione di andare uniti al Quirinale “è la risposta a chi pensa che il centrodestra sia solo facciata e non contenuto. La tattica del M5S – tentare di dividere gli avversari sulla base di questioni di ‘etica’ o ‘presentabilità’ – è abbastanza scontata e non mi sorprende: se sei arrivato secondo, solo spaccando chi è arrivato primo puoi tentare di prendere il suo posto”.
“Prima di cercare accordi organici con altre forze – osserva ancora Meloni – credo sarebbe meglio cercare convergenze con chiunque in Parlamento accetti i nostri punti cardine: premiership del centrodestra e programma chiaro, dalla sicurezza allo stop all’immigrazione indiscriminata, dall’abbassamento delle tasse al lavoro”.