Cecilia Sala è libera. L’aereo che ha riportato a casa la giornalista italiana è decollato da Teheran intorno alle 11 di mercoledì mattina (ora italiana).
Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence, la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane ed è rientrata in Italia.
Ad accoglierla a Ciampino il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che esprime gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia, permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi. “Meloni – fa sapere Palazzo Chigi – ha informato personalmente i genitori della giornalista nel corso di una telefonata”.
“Sono orgoglioso di lei” ha detto all’Ansa Renato Sala, subito dopo aver appreso che la figlia Cecilia sta tornando in Italia. “Ho pianto soltanto tre volte nella mia vita. Credo che il governo del nostro Paese abbia fatto un lavoro eccezionale. Se mi sente la voce rotta, non vedevo l’orizzonte. E’ stato un lavoro di coordinamento straordinario. Confidavo nella forza di Cecilia”.
La notizia della liberazione di Cecilia Sala e’ una ‘notizia flash’ sui siti internazionali. La Cnn dedica una notizia “in aggiornamento”: “La giornalista italiana Cecilia Sala e’ stata liberata da una prigione iraniana ed e’ in aereo per tornare a casa, ha dichiarato mercoledi’ la portavoce del primo ministro italiano Giorgia Meloni”.
In prima in alto anche su Alarabiya, non ancora su Al Jazeera e non ne fa parola il sito dell’agenzia di stampa iraniana Irna. In home page in alto anche sul sito del Guardian, su quello di El Pais. Nelle “breaking news” di Le Figaro.
Sulle agenzie di stampa, nel frattempo, piovono comunicati da parte dei rappresentanti delle diverse forze politiche. In generale, anche dall’opposizione, si celebra il rientro in Patria di Cecilia Sala e si rivolge un grande applauso al governo, ai servizi, alla diplomazia.
Giorgia Meloni si è mossa benissimo, in questo contesto. Si è fatta persino venti ore di volo per incontrarsi faccia a faccia con Donald Trump. Evidentemente ne valeva la pena. La liberazione della giornalista italiana ci rallegra il cuore: bentornata Cecilia.