Stefano Ceccanti, deputato del PD, parlando a Radio Cusano Campus, sulla manovra ha detto: “Al momento possiamo dire che la legge di bilancio non esiste. Hanno già detto che il testo che ci fanno approvare cambierà radicalmente. Tutta questa è una gigantesca finzione e stiamo già a dicembre inoltrato. La situazione è completamente surreale. Il problema è che se loro vogliono rispettare la Costituzione italiana e i trattati europei dovrebbero tornare indietro, tuttavia fanno fatica a uscire dalla retorica per cui questi provvedimenti per loro non sono negoziabili. Dunque sono prigionieri in questa specie di limbo da cui non so bene come usciranno. Comunque ne escano, in questo momento ci stanno facendo votare un testo in bianco. Se la proposta di Conte all’UE è di fare le stesse cose spostando l’attuazione delle misure più in là, penso non possa accontentare nessuno. Così otterrebbe la brillante soluzione di farci entrare in procedura d’infrazione senza avere neanche il vantaggio elettorale per le europee. Si può immaginare di tutto tranne spostare provvedimenti di spesa dopo le europee, non regge né da un punto di vista tecnico né politico, spero si inventino qualcosa di più sensato”.
Sulle primarie del PD e il ritiro di Minniti. “A me sembra una scelta altamente spiacevole. Minniti era l’unico candidato che aveva una piattaforma chiaramente alternativa a Zingaretti che prospetta in sostanza una sinistra minoritaria che faccia da alleato minore al M5S. Quindi occorre trovare quanto prima un candidato che sostenga una posizione alternativa. Bisogna cominciare dal fornire un’alternativa a quello che sta facendo questo governo, senza sconti per nessuno, né alla Lega né al M5S, questo è il punto chiave da rimarcare. Se Renzi fonderà un nuovo partito? L’idea di fare due mezzi partiti, uno di sinistra e uno centrista, è nettamente al di sotto di quello di cui c’è bisogno in Italia. Se il progetto è quello di fare una scissione a me sembra francamente infecondo”