I cattolici tornano a incontrarsi per interrogarsi sul loro ruolo in politica, e lo fanno ancora una volta a Todi, dove falli’ ,per le divisioni tra le associazioni, l’incontro lo scorso ottobre che avrebbe dovuto aprire nuovi sbocchi in politica. Questa volta non sono i vescovi a convocare l’appuntamento ma l’Associazione Argomenti 2000, di Enresto Preziosi, che ha radunato per il 22 e 23 giugno a Todi una serie di associazioni ma anche, ed e’ questa la novita’, una ampia platea di politici cattolici di vari partiti e aree: dai renziani agli ex popolari, dai montiani fino ad esponenti del Pdl. L’incontro nasce dopo che alle elezioni di febbraio, i cattolici, pur presenti in tutti gli schieramenti, hanno avuto un ruolo subalterno da un punto di vista del programma politico.
Altro elemento che induce a un ripensamento generale e’ lo sfaldamento del Pd, sul cui progetto avevano scommesso diversi esponenti cattolici, compreso Preziosi candidato a febbraio assieme ad altri tre rappresentanti dell’associazionismo cattolico (Edo Patriarca, Emma Fattorini e Flavia Nardelli, Carlo Dell’Aringa). L’incertezza dell’esito del congresso e la possibilita’ che si torni ora esplicitamente a un contenitore post Ds, accentua il desiderio di guardarsi attorno.
Ma anche a destra c’e’ di che riflettere: l’astensionismo che ha colpito il Pdl prima alle politiche (meno 6 milioni di voti) e ora alle amministrative, conferma l’idea di quanti ritengono che l’appeal di Berlusconi tra i cattolici sia finito. D’altra parte Scelta Civica, pur sostenuta implicitamente dai vescovi, non ha sfondato nell’elettorato cattolico pur avendo tra le sue file esponenti di questo mondo. Forse, e’ l’analisi, proprio per l’irrilevanza delle istanze tipicamente cattoliche rispetto ad una agenda liberista del professor Monti.
Nella due giorni di Todi, ci saranno una serie di momenti di confronto a cui interverranno dunque sia associazioni, sia politici impegnati direttamente nei partiti. Per Scelta civica ci saranno il capogruppo alla Camera Lorenzo Dellai, Renato Balduzzi, Milena Santerini e Andrea Oliverio; per i centristi ci sara’ Savino Pezzotta mentre per il centrodestra partecipera’ Beppe Pisanu, senatore del Pdl fino alla scorsa legislatura.
Assai articolata la presenza di deputati del Pd, in rappresentanza delle diverse aree: Pierpaolo Baretta e Giorgio Santini, ex Cisl e vicini a Dario Franceschini; Luigi Bobba, ex Acli vicino a Beppe Fioroni; il prodiano Franco Monaco; gli ex popolari Pierluigi Castagnetti e Silvia Costa; il cristiano sociale Mimmo Luca’; il veltroniano Giorgio Tonini; i cattolici candidati alle ultime elezioni e non collocati in alcuna corrente; Rosy Bindi con i parlamentari della sua area. E soprattutto una nutrita pattuglia di ‘renziani’ guidati dal ministro Graziano Del Rio. C’e’ infatti chi scommette che una eventuale opa vincente di Matteo Renzi sul Pd ne provochi l’esplosione, con una uscita a sinistra dell’ala ex Ds.
Preziosi, invita a iniziare dall’elaborazione politica e non dall’eventuale ‘contenitore’. ‘Ritengo che l’essere presenti in piu’ contenitori o il fondare un partito che si ispiri al pensiero sociale cristiano, non sia una scelta da fare a tavolino ma frutto di una lettura della situazione storica. Concretamente ritengo che, come non era un dogma l’unita’ politica dei cattolici, non lo sia neppure la loro divisione’.
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