“La votazione dello scorso 2 dicembre in cui il Senato ha deciso di non convalidare la mia elezione ha avuto evidenti irregolarità sopra indicate immediatamente dai rappresentanti di vari partiti politici”. Lo dichiara l’ormai ex senatore Adriano Cario in una nota inviata alla redazione di ItaliaChiamaItalia.
“Nella stessa seduta – prosegue – l’aula doveva prendere una decisione riguardo alle quattro elezioni contestate dalla Giunta (anche se la mia era l’unica a non aver superato l’istanza della stessa commissione perché avevo, una settimana prima, vinto l’elezione interna per 10 a 5) e convalidare o no, ogni singolo senatore in questione.
Nel particolare del mio caso, erano previsti due ordini del giorno richiesti dal PD. Il primo, era volto a non convalidare la mia elezione in base al giudizio del denunciante Fabio Porta, che nella stessa discussione allegava il proprio diritto ad attribuirsi il seggio. Il secondo, invece – privo di senso nel caso non sia approvato il primo ordine del giorno – doveva decidere la mia decadenza. Respinto dalla maggioranza il primo ordine del giorno, il presidente del Senato doveva aver dichiarato precluso il secondo ordine del giorno bocciato dal primo appena votato dai senatori.
Sia Maurizio Gasparri (Presidente della Giunta delle elezioni) sia il senatore Romani del gruppo Misto, hanno chiesto al presidente del Senato la sospensione della seconda votazione, sottolineando che “con la votazione del primo ordine del giorno, l’Aula ha respinto le motivazioni addotte per annullare l’elezione del Senatore Cario”.
Queste irregolarità nella votazione del Senato riguardo la mia elezione non vengono segnalate per modificare la scelta dell’Aula, anzi, ho accettato la volontà della maggioranza sin dal primo momento, però, siccome l’Aula ha deciso la mia decadenza, ha anche deciso nel primo ordine del giorno – e questo è stato inequivoco – che il seggio vacante non spetta al PD del candidato Porta.
La decisione del Senato non modifica affatto il risultato generale dell’elezione. Il secondo posto ottenuto dall’USEI è inalterabile, quindi, auguro a Francisco Nardelli, storico dirigente della collettività italiana in Argentina, un buon lavoro in questa nuova sfida per la quale, sono sicuro, sia enormemente preparato”, conclude Cario.