Il senatore del Partito Democratico Luigi Manconi è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus. Ieri il senatore Manconi era accanto ai genitori di Giulio Regeni nella conferenza stampa in Senato. “L’aspetto umano e la dimensione umanitaria, che riguarda la tortura e l’uccisione di un essere umano, è stata presentata dai genitori di Giulio Regeni come parte di una questione generale, pubblica e politica – ha spiegato Manconi -. La madre di Giulio ha detto di aver visto sul volto di suo figlio tutto il male del mondo e ha spiegato il motivo. Ha detto di aver visto nel volto del figlio quello dei ragazzi contemporanei che vanno in giro per il mondo e fanno la stessa fine. Ad esempio quelle 88 persone che nei soli primi mesi del 2016 sono state rapite in Egitto e 8 di quelle sono state rapite ed uccise. Questa dimensione politica la richiamano i genitori di Giulio Regeni. La loro compostezza l’ho vista anche nelle parole e nei gesti dei familiari di Stefano Cucchi, dei genitori di Federico Aldrovandi, delle sorelle di Budroni e Uva. Familiari di vittime che nella compostezza trovano l’energia per fare un discorso politico, perché la politica è questa, è prendere una vicenda personale che chiama in causa le leggi, il diritto, le relazioni internazionali e la chiama con il suo nome: una straziante vicenda umana, che ha una profonda e complessa dimensione politica”.
“Io sono al servizio dei genitori di Giulio Regeni, sono un tramite, ma non prendo iniziative quindi fatico persino ad esprimere opinioni. A me è successo di dover prendere, insieme ai genitori di Stefano Cucchi, la decisione di mostrare le foto di Stefano in obitorio, così come di mostrare le foto di Giuseppe Uva sul tavolo dell’obitorio, dopo averlo deciso con sua sorella. Sono scelte estreme, crudeli e per un verso oscene, perché presentano alla pubblica opinione ciò che dovrebbe essere riservato al più intimo dei dolori”.
Sull’atteggiamento del governo italiano nella gestione del caso Regeni. “Penso che il governo abbia peccato di eccessiva prudenza – ha affermato Manconi -. Non va dimenticato che nel rapporto tra Italia ed Egitto, è l’Italia che si trova in una posizione di forza. Quanti sanno che l’Italia è il secondo mercato europeo per i prodotti egiziani dopo la Germania? Abbiamo quindi una possibilità di esercitare la forza democratica, quella di uno stato di diritto, e di esercitare una pressione, la più potente possibile. Non riesco ad immaginare relazioni tra gli Stati dove, accanto alle legittime esigenze economiche e commerciali, non sia prevista la legittimissima tutela dei diritti umani delle persone. Penso che dentro il Pd molti la pensino come me e da ieri ho ricevuto solo messaggi di supporto, nessun messaggio ostile”.
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