Beppe Grillo commenta sul suo blog il caso Lusi, quello che riguarda il tesoriere della Margherita che ha sottratto fondi del partito per usarli a proprio uso e consumo. Secondo il leader del Movimento 5 Stelle i tesorieri sono in realtà soltanto esecutori: importante dunque risalire ai mandanti. Dunque, piuttosto che guardare ai tesorieri, occorre mettere sotto la lente d’ingrandimento i segretari di partito.
Il comico genovese inoltre attacca il sindaco di Firenze Matteo Renzi, da lui definito “l’ebetino pro inceneritori”.
Scrive Grillo: “Lusi ha dichiarato di aver dato 70.000 euro a Renzi, che ha smentito. E’, in ogni caso, una non notizia. Non mi risulta esista una legge che regolamenti puntualmente l’uso dei miliardi di euro di ‘rimborsi elettorali’ ricevuti dai partiti. Se fossero stati usati, ad esempio, per la campagna elettorale del sindaco a Firenze, dovrebbe essere perfettamente lecito. Lusi si difende attaccando, spiegando che obbediva agli ordini. Non ne ha bisogno. Non credo esista un solo deputato, un solo senatore, un solo politico in Italia che non sappia che i tesorieri sono solo esecutori".
Grillo fra le altre cose osserva: "Eppure la truffa era palese e contro la volonta’ dei cittadini espressa in un referendum. Le casse dei partiti hanno ricevuto miliardi di euro di soldi pubblici spesi in minima parte per i rimborsi. E il resto? Perche’ nessuno lo ha restituito? A cosa servono le Istituzioni se non a vigilare e a far rispettare la volonta’ popolare? Questa e’ la domanda da porsi".
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