Giuseppe Conte, presidente del M5S, parla del caso Durigon a margine di un convegno del Meeting di Cl a Rimini: “Sono assolutamente fiducioso che anche il caso Durigon si possa risolvere e credo che anche il presidente Draghi sia assolutamente sensibile per come lo conosco su questo punto”.
A chi gli chiedeva un commento sul silenzio dell’attuale premier sulla vicenda Durigon e su come si sarebbe comportato al posto del presidente del Consiglio, Conte ha replicato: “Non accetto provocazioni. Per quanto riguarda il mio ruolo, io mi sono comportato nel modo che ho ritenuto quando mi sono ritrovato davanti al caso Siri. Ho ritenuto che anche li’, di fronte a un avviso di garanzia, con accuse che apparivano circostanziate, ho ritenuto di convocare il vicepresidente Salvini che era ministro dell’Interno, ho spiegato che non era assolutamente opportuno che Siri rimanesse al suo posto e poi ho reincontrato l’interessato e con molta attenzione e rispetto per la persona ho spiegato anche a lui le ragioni per cui non poteva proseguire. In una conferenza stampa, in modo molto trasparente, ho esposto le ragioni per cui revocavo l’incarico al sottosegretario Siri”.
“Sono contento che Matteo Salvini abbia dichiarato di voler rivedere la posizione di Claudio Durigon come sottosegretario di Stato”.
Sul reddito di cittadinanza: “Tra le forze politiche sono emersi accordi e anche divergenze e differenti visioni, in modo clamoroso sul reddito di cittadinanza: ma M5s è assolutamente convinto su questa formula e la nostra posizione è anche quella del premier Draghi”.
Per Conte “una politica che si disinteressa del tema povertà e volge lo sguardo altrove non svolge il suo compito. Prendiamo atto – concede l’ex premier – che l’Rdc va affinato e che vanno colpiti gli abusi, che sono emersi anche se in numero modesto. E che servono politiche attive, collegando il reddito alle offerte lavorative: questa è la direzione di marcia giusta”.
“Credo che il Movimento 5 Stelle abbia contribuito molto a ridare credibilità ai partiti e alle forze politiche che l’avevano persa in questi anni”. “E’ importante aver introdotto” con il reddito di cittadinanza “una cintura di protezione sociale. Una riforma complessa. Lo abbiamo introdotto per la prima volta. Nessuno vuole persone abili a casa sedute in poltrone. Ci lavoreremo e lo miglioreremo”.
AFGHANISTAN
“Rivendicare il dialogo non significa offrire legittimazione politica al nuovo emirato islamico, così come non significa predisporsi al riconoscimento internazionale di un regime che allo Stato non offre alcun riconoscimento dei più elementari diritti civili e libertà personali; però rifiutare il dialogo, che è una cosa bellissima dal punto di vista astratto, dire che non vogliamo neppure tentare di astringere a un confronto i talebani, per cercare di ottenere da loro la garanzia dei più elementari diritti civili, significa volgere le spalle dall’altra parte e disinteressarsi, abbandonando alla disperazione e all’angoscia la popolazione afghana”.
ABOLIRE L’IRAP
E’ necessaria “l’abolizione dell’Irap, che dal punto di vista delle imprese, comporta un sovraccarico di burocrazia”. Lo ha detto Giuseppe Conte, che ha poi aggiunto: “Vediamo se e’ possibile abolire questa tassa in termini di entrate economiche e andiamo a riportare parte di questi flussi a un addizionale Ires, che semplifica a livello di contabilita’ e riduce a una singola dichiarazione”.