L’Aula del Senato ha detto no al processo per Matteo Salvini per quanto riguarda il caso Diciotti. Il documento a favore di Salvini, gia’ approvato in giunta, incassa 237 si’ e 61 contrari alla chiusura della votazione delle 19, ma gia’ alle 13, dopo il primo voto, i numeri della maggioranza politica (161 voti) sono ampiamente raggiunti: 232 no alla procedura.
Scrive l’agenzia Ansa: “Lega e M5s insieme arrivano a 153: quindi risultano determinanti per superare questa soglia il gruppo Misto e quello dell’Autonomie. Numeri poi blindati dall’intervento di FI e FdI. Tre i voti M5s in dissenso, quelli annunciati in Aula dagli ortodossi Elena Fattori e Paola Nugnes ai quali si aggiunge quello di Virginia La Mura: se la vedranno con i probiviri”.
Dunque il fermo di 177 persone a bordo della Diciotti “non fu sequestro di persona”, ma una scelta politica governativa adottata per l’interesse nazionale e in coerenza con le linee del governo in tema di immigrazione. E ancora: senza gruppo Misto e Autonomie non esiste maggioranza di governo.
Intanto l’esecutivo va avanti, ma per superare lo scoglio psicologico della maggioranza politica, la fatidica quota 161, ha bisogno della blindatura di Fi e Fratelli d’Italia, oltre – come già sottolineato – al sostegno garantito da parte di Misto e Autonomie. Il Movimento 5 stelle vacilla e fa i conti con gli ortodossi.
Soddisfatto Salvini. Parlando della votazione al Senato sulla Diciotti: “E’ stata una giornata impegnativa, ma sono contento che i miei figli, vedendo i telegiornali, hanno capito che papa’ non e’ un delinquente”. “Sono contento anche per gli italiani che mi continuano a dare fiducia. Non occorre uno scienziato per sapere che meno persone partono meno persone muoiono”.