Previsto nel pomeriggio un vertice a palazzo Chigi, convocato dal premier Giorgia Meloni, sul caso della giornalista Cecilia Sala, detenuta in Iran.
Alla riunione, secondo quanto si apprende, dovrebbero partecipare, in presenza o in collegamento, oltre alla premier, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano e rappresentanti dei servizi di intelligence.
Le forze di opposizione, a partire da Pd e Italia viva, hanno chiesto al governo di condividere le mosse da compiere per arrivare alla sua liberazione e a Palazzo Chigi si starebbero studiando le iniziative più opportune per un loro coinvolgimento.
“A distanza di due settimane, e’ evidente che quella della giornalista italiana Cecilia Sala da parte delle autorita’ iraniane e’ una detenzione arbitraria, in condizioni durissime a quel che si apprende dalla stampa, stante anche la vaghezza dei capi accusa. Per questo – dichiarano Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova, rispettivamente segretario e deputato di +Europa – troviamo positive e importanti le parole dell’Alto rappresentante dell’Unione europea, Kaja Kallas, che ha chiesto il rilascio immediato di Cecilia Sala aggiungendo che ‘il giornalismo non e’ un reato’. Pur con la doverosa cautela, e anche considerando che siamo di fronte all’uso brutale della cosiddetta ‘diplomazia degli ostaggi’ praticata dai regimi illiberali, il governo dovrebbe al più presto riferire al Parlamento, e nel caso anche al Copasir, per chiarire quali siano le sue valutazioni e intendimenti, in modo da garantirsi il pieno sostegno di tutte le forze politiche alle sue azioni”.
Intanto il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, ha dato mandato al Segretario generale della Farnesina di convocare l’ambasciatore iraniano a Roma, Mohammad Reza Sabouri.
“Cecilia Sala va liberata e riportata a casa. È la priorità assoluta”, affermano in una nota congiunta la segretaria del Pd Elly Schlein e il responsabile Esteri del Partito Democratico Peppe Provenzano. “Per questo, in contatto col Governo, ci siamo attenuti alla massima discrezione richiesta. Ma le notizie sulle sue condizioni di detenzione sono allarmanti. Il trattamento inumano che sta subendo è inaccettabile. Nella piena collaborazione fin qui assicurata, chiediamo al Governo, nelle forme che la delicatezza della vicenda prevede, la condivisione con tutte le forze politiche delle iniziative intraprese per la sua liberazione. Al tempo stesso – concludono i dem -, con voce univoca ci si adoperi affinché sia garantito il rispetto dei suoi diritti fondamentali. Calpestare la dignità di Sala significa calpestare la dignità dell’Italia”.