Chi si prenderà l’eredità politica di Silvio Berlusconi? “Se l’è già presa Giorgia Meloni”, dice Pier Ferdinando Casini a L’Aria che Tira su La7.
“Sinceramente penso che il tema dell’eredità politica di Berlusconi non si ponga”, afferma Casini. “Certo – prosegue – esiste il problema della sua comunità politica, ma il tema vero è che l’eredità di Berlusconi se l’è già presa Meloni, senza colpo ferire, alle elezioni del 25 settembre. Aveva il 30% Forza Italia e oggi ha l’8, aveva il 4% Meloni e ha preso il 30”.
L’ex presidente della Camera, attuale senatore eletto nelle liste del Pd, intervistato da La Stampa: “Credo che in termini politici per il governo non cambierà niente, certo cambia in termini affettivi, per una comunità di persone che è stata vicina a Berlusconi”, ha osservato Casini, ma “diciamo che il tema dell’eredità politica di Berlusconi era già cominciato”.
Sull’eredità politica di Berlusconi dice “le eredità politiche non esistono, esiste chi se le prende, il problema è già stato risolto per incorporazione alle elezioni del settembre 2022. Non so poi che fine farà Forza Italia, non mi sembra un problema rilevante”. Sulla possibilità che Matteo Renzi possa prenderne il testimone per un progetto al centro risponde “Non lo so, e in ogni caso non ne farei parte”.
Ancora sul Cav: “Nel bene e nel male, Berlusconi è stato un grande innovatore. Il lascito dei partiti personali non è un fatto positivo. Ma ha unificato la destra e la sinistra. Anche a sinistra, tante volte, invece di costruire coalizioni capaci di governare, si sono create alleanze capaci solo di battere lui. E questo ha ritardato l’esame di maturità per le varie componenti del centrosinistra. Lo stesso vale per la destra, dove le contraddizioni politiche sono state superate sempre nel nome del berlusconismo”.