L’apertura a sinistra del leder dell’Unione di Centro Pier Ferdinando Casini deve fare riflettere anche noi del centrodestra. Tra noi, infatti, c’era chi avrebbe voluto che l’UdC passasse al centrodestra. Io già sapevo che sarebbe finita così. Basti pensare al fatto che sia il Partito Democratico che l’Unione di Centro siano d’accordo sul governo Monti. Tutti e due danno appoggio incondizionato a Monti, a differenza del Popolo della Libertà, che invece pone delle condizioni, che sono condivisibili. Anche il più sprovveduto dei cittadini italiani lo avrebbe capito. Quello che vuole fare Casini è un centro simile alla vecchia Democrazia Cristiana, un centro che sarebbe pronto anche a fare compromessi con la sinistra. Ora, io penso che qui si stia formando il vecchio centrosinistra, quel centrosinistra che univa tutti coloro che erano contro il centrodestra ed il presidente Berlusconi, quel centrosinistra che aveva come capo Romano Prodi. Casini, in pratica, sarà il nuovo Romano Prodi.
Il centrismo fa esattamente questo: portare a sinistra le forze politiche non di sinistra. Nel Popolo della Libertà, qualcuno è caduto in questa trappola ed è stato indotto in "tentazioni centriste". Per questo, dico che serve una riflessione. Il Popolo della Libertà deve riprendersi la sua identità di partito di centrodestra. Non deve fare del populismo (a quello ci pensa già Beppe Grillo, che basta e avanza) ma deve tornare a parlare con la gente. Non bisogna fare vincere questo nuovo centrosinistra che è troppo simile a quella Unione che nel 2006 vinse le elezioni ma non governò, poiché quella coalizione era troppo variegata ed univa gli ex-democristiani della Udeur e della Margherita, i post-comunisti, i vetero-comunisti ed i neo-comunisti. Quel governo tecno-comunista capeggiato da Romano Prodi cadde due anni dopo. La storia rischia di ripetersi, con Casini. Io vorrei proprio vedere Casini alleato con Pierluigi Bersani, Antonio Di Pietro e Nichi Vendola. Il centrosinistra può vincere solo così. Del resto, anche lo stesso Bersani ha parlato di un’alleanza tra moderati e progressisti per battere il centrodestra. E’ evidente che a questi signori interessi vincere le elezioni ed avere il potere. Tra vincere e governare, però, corre un abisso. Chi è capace di intendere…intenda.
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