Pier Ferdinando Casini, a colloquio con “La Stampa”, afferma di avere “un ottimo rapporto” con il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, il capo dei rottamatori del Partito Democratico. Con Renzi, Casini spiega di avere “per origini e formazione, perfino piu’ punti di contatto di quanti ne abbia con Bersani. Ma ho un rapporto solido anche con Pier Luigi ed e’ con lui, soprattutto, che ho un percorso comune, un patto, intorno alle cose da fare”. Certo è, continua il leader dell’Udc, che se alle primarie del Pd vincesse Renzi sarebbe “il caos. Anzi: un big bang, come direbbe Matteo. Potrebbe succedere di tutto. A cominciare, naturalmente, dall’inevitabile spaccatura del Pd”. “Se Matteo vincesse – precisa – sarebbe inevitabile una scissione ‘da sinistra’ nel Pd: e l’effetto paradossale sarebbe quello di rapporti ancor piu’ stretti tra noi e il Pd targato Renzi. Ma io non me lo auguro, perche’ alzo lo sguardo oltre le faccende di partito e dico che rischiamo grosso. Fa ridere immaginare che al prossimo vertice con la Merkel l’Italia non mandi Monti ma Renzi”.
Il leader centrista continua a dire no eventuali alleanza con il Popolo della Libertà: “Il riapparire in campo di Berlusconi ci riporta all’età della pietra”. Ma si dimentica di dire che lui, Casini, è in Parlamento da 30 anni…
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