“La legge non tutela gli assegnatari di alloggi popolari che si vedono occupare la loro casa, ma favorisce chi se ne appropria irregolarmente, ancor più se incinta, disabile, anziano o malato. Tutto questo è grave e scandaloso e deve cambiare, perché il diritto all’abitare ed il possesso dell’immobile è il medesimo di un alloggio privato, che diversamente viene immediatamente sgomberato” – lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, Presidente della Commissione sicurezza di Roma Capitale che lancia un appello agli inquilini delle case popolari di “chiamare le forze dell’ordine e denunciare gli occupanti di alloggi comunali innanzitutto per furto, in modo tale da ovviare lungaggini e atti che puntualmente tardano ad arrivare, affinché la forza pubblica possa intervenire senza consentire che l’illegalità prenda piede e gli aventi diritto perdano casa ed effetti personali.”
“Modificare la normativa a livello nazionale, censimenti a tappeto e sgomberi immediati sono l’unica risposta certa per lanciare un segnale forte e chiaro sul fatto che solo chi è in graduatoria ed ha i giusti requisisti può abitare una casa popolare. Le re-istituzione dell’ufficio speciale casa, che un tempo consentiva il lavoro sinergico tra Polizia Locale e Ufficio Politiche abitative, affinché a verifiche e controlli corrispondessero immediati atti e provvedimenti, rappresenterebbe di certo un altro strumento utile per risolvere il problema. Auspichiamo che su tale tematica si possa presto invertire rotta per interrompere una guerra tra poveri che può portare all’irreparabile” – conclude Santori.
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