Il patrimonio immobiliare italiano e’ una ricchezza di grande rilievo ma per lo piu’ concentrata nelle mani di pochi. E’ vero che la maggior parte degli italiani sono proprietari di casa ma una fetta importante, se si guarda al valore complessivo, e’ detenuta da una quota piccola della popolazione. A parlarne e’ stata oggi il direttore dell’Agenzia del Territorio, Gabriella Alemanno, nel corso di un’audizione alla Commissione parlamentare per l’Anagrafe tributaria.
Il valore del patrimonio immobiliare italiano si aggira intorno ai 6.335 miliardi di euro e ‘un quarto del valore e’ detenuto da solo il 5% dei proprietari: e’ una ricchezza concentrata in una quantita’ limitata di soggetti’, ha sottolineato Alemanno.
Il direttore del Territorio ha anche ribadito che i valori di mercato del patrimonio immobiliare sono 3,73 volte i valori catastali e proprio questo fattore, noto da diverso tempo, ‘ha determinato l’avvio del percorso, da parte del governo, per una riforma del sistema estimativo catastale’. La norma e’ stata infatti inserita nel disegno di legge delega fiscale.
Il confronto con i parlamentari e’ stata anche l’occasione, per l’Agenzia del Territorio, per fare il punto sulla lotta all’evasione nel campo immobiliare. L’operazione piu’ massiccia riguarda i cosiddetti ‘immobili fantasma’, case e fabbricati vari, sconosciuti al catasto, che stanno progressivamente emergendo. Con la loro regolarizzazione, tuttora in corso, la maggiore rendita accertata determina un maggior gettito di 472 milioni di euro: 356 milioni di euro di questo maggior gettito riguardano l’Imu, la nuova imposta municipale unica, 110 milioni le imposte sul reddito e 6 milioni l’imposta di registro.
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