Gianfranco Fini, ex presidente della Camera ed ex leader di Alleanza Nazionale, risulta indagato per riciclaggio dalla procura di Roma. I militari della Gdf gli hanno consegnato l’avviso di garanzia nell’ambito dell’inchiesta sul patrimonio riferibile alla famiglia della moglie, Elisabetta Tulliani. Il reato ipotizzato è, appunto, quello di riciclaggio.
L’iscrizione oggi nel registro degli indagati di Gianfranco Fini è scaturita dalle perquisizioni a carico di Sergio e Giancarlo Tulliani, in concomitanza con gli arresti, lo scorso 13 dicembre, di Francesco Corallo, Rudolf Theodoor Anna Baetsen, Alessandro La Monica, Arturo Vespignani e Amedeo Laboccetta con le accuse di peculato, riciclaggio e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
Gli ulteriori accertamenti sui movimenti bancari e finanziari della famiglia Tulliani, infatti, avrebbero fatto emergere nuove condotte di riciclaggio, reimpiego ed autoriciclaggio da parte di Sergio, Giancarlo, Elisabetta Tulliani e Gianfranco Fini.
Tra queste operazioni figura anche la vendita della casa di Montecarlo, acquistata da società legate all’imprenditore Corallo che poi avrebbe riversato il denaro alla famiglia Tulliani.
“Oggi, come ieri, ho massimo rispetto e massima fiducia nella magistratura. C’è un’indagine in corso e l’avviso di garanzia è un atto obbligatorio e dunque mi attengo agli atti dei giudici verso i quali rinnovo tutto la mia fiducia”. Così Gianfranco Fini. Dall’altra parte, su Twitter, c’è Matteo Salvini che cinguetta: “Gianfranco Fini, quello che ha tradito, ha tramato con Napolitano, odiava me e la Lega, e’ indagato per riciclaggio. Come mi dispiace…”.
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