“Forza Italia si batterà in tutte le sedi contro la direttiva Ue sulla riqualificazione degli edifici, proprio perchè noi crediamo nell’Europa e vorremmo che si evitassero alcuni gravi errori, che danno argomenti ai nemici dell’integrazione europea. La tutela della salute e dell’ambiente non si realizzano in questo modo”. Lo scrive sui social il leader di Fi, Silvio Berlusconi.
La direttiva in questione sta creando non poche polemiche, non poche preoccupazioni. Pensate che, solo in Toscana, secondo gli ingegneri di Firenze, “con la direttiva europea sull’adeguamento energetico, entro il 2030 sarà da ristrutturare il 67,6% degli edifici”.
A parlare sono Giancarlo Fianchisti, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Firenze, e Francesco Canovaro, presidente della Commissione Impianti dell’Ordine, in relazione alla direttiva europea per l’efficientamento energetico degli edifici, che dovrebbe vedere il primo via libera il 24 gennaio e la pubblicazione entro metà marzo.
“Tutte le case e gli appartamenti dovranno raggiungere entro il 2030 la classe energetica E, per poi progredire entro il 2033 alla classe D, passando da un consumo di 91-120 chilowattora a 71-90 kWh per metro quadrato – spiegano gli ingegneri fiorentini -. Stiamo parlando di un taglio del 25% dei consumi. In Toscana il 67,6% degli edifici è da efficientare entro il 2030, mentre per la scadenza del 2033 la percentuale è del 79,6%”.
Provate a immaginare quale potrebbe essere la situazione, per esempio, in alcune regioni del nostro Sud o nelle isole.
“La Toscana, come il resto del Paese, ha un parco immobili estremamente vetusto. E’ immenso il lavoro che attende la Toscana sulla strada della riqualificazione energetica, visto che l’Europa vuole arrivare per il 2040-50 a zero emissioni da case e appartamenti. Un grande impegno e anche grandi costi, dato che quasi l’80% del parco immobiliare è inefficiente dal punto di vista energetico, interventi che andrebbero dal cappotto termico interno o esterno, alla sostituzione degli infissi, passando per una nuova caldaia a condensazione”.