Esprimo un breve parere sul caso dell’ex-governatore della Regione Puglia Nichi Vendola e del suo partner Ed Testa che hanno avuto un figlio con la pratica dell’utero in affitto. Penso che queste polemiche che sono saltate fuori abbiano una ragione d’essere. In primo luogo, vorrei ricordare la Legge 40, articolo 12, comma 6, che recita: "Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre a sei mesi e con la multa da 600.000 a un milione di Euro".
Questo lo dice la legge. Il caso di Vendola rientra in ciò? Direi di sì. Da qui sorge questa domanda: se avessi fatto io quello che hanno fatto Vendola e Ed Testa sarei stato perseguito? Secondo il nostro ordinamento, la legge è uguale per tutti… o almeno così dovrebbe essere. In secondo luogo, io esprimo un giudizio etico. Onestamente, io non vedo un atto d’amore nel concepimento di un bambino che si attua pagando profumatamente una donna (che lo ospiti nel suo utero) ed una clinica, con tanto di laboratorio. Sono pratiche costose e che non tutti possono permettersi. Ricordo anche che pratiche discutibili come questa aprono la strada ad altre pratiche non meno discutibili, come l’eugenetica. Per questo, non mi è piaciuto quello che ha fatto Vendola. I figli non sono pizze da prenotare in pizzeria.
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