Era l’anno 2006 quando ho incominciato a commentare la politica degli italiani all’estero, proprio l’anno in cui è nato questo quotidiano online, Italiachiamaitalia.it, e sin da allora ho sempre portato avanti la tesi che bisognasse fare squadra tra i 18 eletti all’estero: su questo punto sono stato sempre criticato e a volte sottilmente deriso.
Mi unisco perciò all’entusiasmo e alla gioia di quanti hanno sempre creduto che sarebbe arrivato il momento del successo per la loro linea politica.
Sono felice per la nomina dei due sottosegretari eletti all’estero che entrano da protagonisti alla Farnesina. E spero che l’appello del direttore di ItaliaChiamaItalia, Ricky Filosa, venga preso in considerazione da parte di tutti gli eletti. Il tempo della propaganda live sui social è finito, adesso si deve lavorare per produrre risultati.
D’altra parte lo stesso direttore qualche anno fa lamentava che tra gli eletti si facesse molta politica sui social e poca in parlamento: ora non è più il tempo di giocare.
Questi signori che oggi sono sottosegretari per anni hanno criticato l’azione dei partiti tradizionali, ma non hanno mai fatto squadra. Oggi la chiedono, e giustamente: entrano alla Farnesina non più con il cappello in mano, e spero vivamente che riescano a cambiare molte cose. Aspettiamo per giudicare.
Sono passati 12 anni dall’ultima volta in cui un parlamentare italiano sensibile ai temi degli italiani all’estero si è seduto sui banchi del governo: allora avevamo un ministro, oggi ci sono due sottosegretari, e speriamo che non vada a finire come allora in un nulla di fatto. Basta alibi, vogliamo impegni precisi, ora non siete più dall’altra parte del fiume.
Staremo a vedere se saremo protagonisti o solo timide comparse, se saremo capaci di portare a casa la legge sulla cittadinanza, quella sul voto estero e sulle pensioni estere, temi assai cari al presidente del MAIE. Si chiude il sipario della propaganda e si entra in scena: adesso dovete dimostrare di essere diversi dai partiti romani, quelli che tengono solo alle poltrone. Buon lavoro.