Caro Matteo Renzi, tanti italiani che ti hanno dato il proprio sostegno e il proprio voto si sono già pentiti. Troppa insistenza su queste riforme istituzionali di cui non importa niente a nessuno, nemmeno in Europa, e poca carne al fuoco su lavoro e crescita. In molti cominciano a pensare che tu sia un chiacchierone, che riesca a incantare con le metafore su Ulisse e Telemaco, senza poi arrivare al dunque dando risposte ai problemi.
Decisionista di certo, Renzi, ma solo su quello che gli interessa: e ci pare proprio che gli interessi comandare, circondarsi di yesmen esattamente come Berlusconi.
L’ultima in ordine di tempo è la sua ostinazione nel proporre Mogherini in Europa, molto probabilmente per i suoi meriti di devozione personale al capo. Perche’ non ne vediamo altri. E che dire del rifiuto della candidatura di Letta, ben più meritevole e considerata dai leader europei? Cosa teme, il premier? Che il buon Enrico #staisereno poco signorilmente estromesso si vendichi del trattamento subito? Ahiahiahi, mister Mandarino: gli italiani hanno accolto con favore il tuo arrivo, ma non credere che non possano cambiare idea in tempi brevi accogliendo favorevolmente la tua partenza.
Tra qualche mese sarà ottobre, e tutti i nodi verranno al pettine: vedi di chiudere in fretta il tormentone istituzionale e datti una mossa con quello che tu snobisticamente chiami jobsact e che noi semplici chiamiamo diritto al lavoro. Qui si parrà la tua nobilitate. Ti conviene cambiare verso.
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