Vi ricordate quei giocatori con le tre carte che stazionavano davanti agli Autogrill per alleggerire i fessi di passaggio che – puntando diecimila lire – dovevano indovinare dove stava la carta vincente ma perdevano sempre, complice la velocità di girare le carte e il “palo” che faceva da sponda? Me li ha ricordati Matteo Renzi presentando la sua fantastica manovra economica, una manovra presentata come un successo dove vincono tutti, non perde nessuno e “i sacrifici sono terminati”.
E’ in fondo lo stesso gioco delle tre carte: lo Stato taglia ai comuni e sostiene “non aumento le tasse”, però poi gli aumenti sono costretti a farli gli Enti Locali per non finire in dissesto e mantenere il patto di stabilità e così alla fine il cittadino perde sempre.
Solo nel 2014 con questo governo la tassazione fiscale è infatti aumentata di un altro 1% rispetto ai redditi complessivi, record assoluto e superando – secondo l’ISTAT – il 50% di tutto il valore dell’intera ricchezza prodotta dalla nazione.
La stampa e la TV stanno al gioco di Renzi e fanno da “palo” evitando di porre domande imbarazzanti forse perché sono in vista le elezioni regionali. “Tutto va bene madama la marchesa”, il giochino deve continuare.
*già deputato PdL, ex sindaco di Verbania
Discussione su questo articolo