Grazie, onorevole Calderoli, grazie onorevoli tutti; ma per carità, andateci pure, in ferie. Riposatevi, abbronzatevi, rimorchiate. Qualche buon proponimento per il prossimo anno scolastico? Scazzatevi di meno tra di voi e pensate di più a noi. Chiacchierate di meno e studiate di più (non è mai troppo tardi). Passate più ore in Parlamento e meno in tivvù (non sentiremo la mancanza delle vostre irate diatribe).
Qualche compito per le vacanze? Tutte le sere al tramonto, esercizi di umiltà: provate a sentirvi quello che siete. Ometti fallibili e mortali, gente che sbaglia, per protervia, per ignavia, per cinismo, per superficialità. In buona fede, in mala fede. Esaminate le vostre coscienze: ho fatto veramente tutto quello che potevo per scongiurare la crisi senza far pagare il conto ai cittadini? E questa di “rinunciare alle ferie”, non è, per caso, l’ennesima palla demagogica, buttata là per placare quelli che, pagato il conto della crisi, non hanno più un soldo per quello dell’albergo?
Meditate, onorevoli, meditate. Magari addirittura in solitudine.
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