La più imitata di sempre. E non è l’unica ricetta italiana che all’estero viene scopiazzata in malo modo. La pasta alla Carbonara servita nei ristoranti all’estero viene taroccata in quasi tre casi su quattro (74%) con una tendenza a storpiarne la ricetta e ad usare ingredienti di minor pregio come il bacon al posto del guanciale quando non completamente inventati come il Romano Cheese di latte di mucca invece del Pecorino. E’ quanto emerge da una indagine on line realizzata da Coldiretti in occasione del Carbonara Day che si celebra il 6 aprile e “che quest’anno assume – sottolinea l’organizzazione agricola – un significato particolare dopo le fantasiose accuse del quotidiano inglese Financial Times secondo il quale il piatto sarebbe stato ideato dagli americani usando le razioni K al tempo della seconda guerra mondiale”.
In realtà la Carbonara – ricorda Coldiretti – è un primo piatto tipico della cucina laziale a base di uova, guanciale, pecorino romano grattugiato e pepe che “nelle versioni estere assume purtroppo – aggiunge l’organizzazione agricola- – le forme più fantasiose”.
“Un esempio – riferisce Coldiretti – è l’utilizzo negli Usa del cosiddetto “Romano Cheese” che, oltre a non rispettare il rigoroso disciplinare di produzione, viene addirittura ottenuto negli Stati Uniti e in Canada dal latte di mucca e non di pecora”. Da evitare – segnala l’organizzazione agricola – anche le molte varianti americane scovate dalla Coldiretti nei siti di recette sul web che prevedono tra l’altro l’aggiunta di piselli surgelati, burro o basilico ma anche panna, “un orrore- commenta Coldiretti – commesso anche dagli inglesi”.
L’elenco dei piatti tricolori storpiati fuori dai confini – segnala Coldiretti – è lungo e va dagli spaghetti alla bolognese che spopolano in Inghilterra, ma che non esistono nella tradizione nazionale se non nei menu acchiappaturisti, alla ‘Pasta with Meatballs’, pasta con le polpette che “nessun italiano servirebbe a tavola”, dal pesto proposto con mandorle, noci o pistacchi al posto dei pinoli e con il formaggio comune che sostituisce “l’immancabile parmigiano reggiano e il pecorino romano”, alla caprese “servita con formaggio industriale al posto della mozzarella di bufala o del fiordilatte”.