Quest’anno il primo gennaio arriverà un secondo dopo la norma, ovvero alle 23.59 e 61. Perché? Un secondo in più si rende necessario per compensare il progressivo, benchè minimo, rallentamento della velocità di rotazione della Terra. Lo sappiamo per l’accuratezza degli orologi atomici che senza intervento umano proseguirebbero a scandire le ore senza tenere conto di alcuna variazione.
Se pensate che sia la prima volta, vi sbagliate. E’ successo anche nel 2015 e in totale per 27 volte. In generale servono 1.000 anni per sommare ritardi pari ad una sola un’ora.
La decisione di fermare per un secondo il conteggio, benchè di per sè minima, ha risvolti importanti per tutte le tecnologie basate sui sistemi di posizionamento globale.
I Gps funzionano con la triangolazione dei segnali ricevuti da tre satelliti geostazionari ed una minima alterazione dei tempi non compensata, sul terreno si trasforma in uno spostamento di decine di metri della posizione esatta.
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