“Napule è… mille colori”, cantava il grande Pino Daniele: mille colori che ravvivano l’inverno e fanno della città più pittoresca d’Italia un luogo fenomenale dove chiudere l’anno vecchio in allegria e dare il benvenuto all’anno nuovo, tra spettacoli pirotecnici e la millenaria vivacità partenopea.
Capodanno in piazza Plebiscito – Piazza Plebiscito ospiterà, come da tradizione, il concertone di fine anno, con tanti big della musica, dagli Stadio, ai Tiromancino, al rapper napoletano Clementino. Saranno allestiti anche vari palchi sul lungomare con diversi generi musicali. Finiti i concerti, verso l’1.30 non mancheranno gli spettacolari fuochi d’artificio che, come di consueto, partiranno da Castel dell’Ovo e si potranno ammirare dal lungomare e dalla zona collinare di Posillipo e del Vomero.
I presepi tradizionali e l’albero futuristico – Le feste possono essere l’occasione per visitare questa meravigliosa città, che si presenta in questi giorni in una veste particolarmente attraente. Fino all’Epifania, se non oltre in alcuni casi, si ammirano in chiese e in chiostri splendidi presepi (tradizione antica e ancor oggi sentitissima non solo in città, ma in tutta la Campania) e nella zona di San Gregorio Armeno si visitano botteghe di artigiani, artisti specializzati nella realizzazione di presepi e di statuine, sia legate alla tradizione che ai temi dell’attualità, tanto da assumere anno dopo anno le sembianze di questo o quel personaggio famoso, dello sport, della politica o dello spettacolo.
Quest’anno impazzavano Matteo Renzi e Papa Francesco, Donald Trump e Hillary Clinton, Sergio Mattarella e Fidel Castro.
Grande attrattiva delle feste partenopee è l’albero di Natale nella Rotonda Diaz, realizzato con un ardito sistema di ponteggi, alto 40 metri e pesante 400 tonnellate. Illuminato da 1.300.000 lampade a led, ha 2.000 alberi con radici montati sulle pareti, in vasi da 1 metro (saranno poi impiantati in vari punti della città). Il numero massimo di persone che possono salire su questa straordinaria struttura è di 750 persone, che saranno contate elettronicamente. Apertura dal lunedì al giovedì dalle 10.00 alle 22.00 (nel week-end e nei giorni festivi fino alle 24.00).
Una città piena di vita e cultura – Affacciata sull’omonimo golfo, all’ombra del Vesuvio, con una storia ultra millenaria alle spalle (fu fondata dai greci), Napoli è stata per otto secoli la capitale dell’Italia meridionale e della Sicilia, il più grande stato italiano pre-unitario, diventando quindi uno dei punti di riferimento per la cultura in Europa. Un passato importante e colto, che vive ancor oggi non solo nelle sue architetture, ma anche nella cucina, nella musica, nelle attività artigianali, nel teatro. Ancora oggi questi aspetti, ed altri, sono fortemente presenti nella vita quotidiana della città, e vale la pena di viverli anche se per i pochi giorni di una vacanza.
Musicisti quali Giovan Battista Pergolesi o Alessandro e Domenico Scarlatti, scrittori come Matilde Serao, cantanti come Enrico Caruso e Renato Carosone, attori quali i fratelli De Filippo e Totò: questi alcuni fra i molti, noti, personaggi napoletani che hanno fatto la storia culturale italiana. Perfino una maschera come la napoletanissima Pulcinella è uno dei simboli dell’Italia, così come la tarantella. Il più grande centro storico d’Europa – Napoli ha un centro storico talmente grande – il più grande d´Europa, proclamato dall´Unesco Patrimonio dell´Umanità – e talmente ricco (nel ‘700 contava qualcosa come 500 cupole, oggi sono un centinaio in meno anche a causa dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale: comunque resta la città con il più alto numero di chiese monumentali al mondo) che è affascinante perdersi al suo interno, rapiti dai vicoli dei quartieri più popolari, dai profili dei palazzi storici, dagli innumerevoli segni della devozione religiosa, rigorosamente tutti in stile barocco. Se il lungomare Caracciolo e via Partenope sono la passeggiata principale dei napoletani (fino a Castel dell’Ovo), piazza Plebiscito è il cuore pulsante della città, il luogo dei grandi raduni dei napoletani: proprio sulla piazza si affaccia il Palazzo Reale, fulcro del potere a Napoli sin dal 1600.
La Napoli verace dei quartieri spagnoli – Alle sue spalle, Castel Nuovo, meglio noto come il Maschio Angioino, che domina piazza Municipio. E proprio dietro al Municipio si trova via Toledo, a ovest della quale si sviluppa il dedalo dei Quartieri Spagnoli, noti come una delle zone “più napoletane” della città. Così come, del resto, la contigua Spaccanapoli, uno dei quartieri – tra l’altro – più ricchi di chiese: una fra tutte, Santa Chiara, con l’annesso Chiostro delle Clarisse, realizzati nel 1300. Al fianco di San Lorenzo Maggiore (frequentata anche dal Boccaccio, mentre il Petrarca dimorò nell’annesso convento) scorre via dei Tribunali, intersecata tra l’altro da via del Duomo. Eretto in un luogo che ospitava un edificio di culto sin dal quarto secolo, il Duomo è stato soggetto a più e più restauri e rimaneggiamenti: comunque, i portali risalgono al 1400 e al suo interno ospita la chiesa di Santa Restituta, una delle basiliche paleocristiane sulle quali si poggia. E, dall’alto, i quartieri storici della città sono dominati dalla collina del Vomero, una città nella città.
Musei di straordinario interesse – Non si possono certo poi tralasciare i musei che arricchiscono Napoli, a iniziare dal Museo Archeologico Nazionale e dalla Reggia di Capodimonte, in collina, noto in tutto il mondo per la sua straordinaria collezione di porcellane. E, se si ha ancora tempo, valgono sicuramente una visita il Monastero dei Girolamini, il Conservatorio di musica di San Pietro a Maiella, il Pio Monte della Misericordia (con la sua famosa Galleria d’arte) e la Cappella di San Severo in cui è custodita la celeberrima statua del Cristo velato. Da non perdere assolutamente, infine, una visita guidata alla Napoli sotterranea.
LA GASTRONOMIA NAPOLETANA – Merita una nota a parte la gastronomia napoletana. Sapori unici al mondo, la vera pizza napoletana fatta con il gusto della tradizione partenopea. Approfittate dei vostri giorni a Napoli per gustarvi la cucina napoletana, non rimarrete delusi.
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