Cenone di Capodanno in casa per 8 toscani su 10. La grande abbuffata del 31 dicembre sarà all’insegna dell’austerity e della cucina fai da te confermando un trend in forte crescita negli ultimi anni. Secondo un sondaggio online effettuato dalla Coldiretti Toscana, l’83% dei consumatori trascorrerà la notte più lunga dell’anno tra le mura domestiche o a casa di amici e parenti. Un anno fa erano il 64%.
Cotechino o zampone accompagnati dalle lenticchie, pandoro e spumante per rispettare la tradizione non mancheranno assolutamente in tavola ma a vincere, in questo Capodanno, sarà la creatività, la libertà enogastronomica ed il legame con il territorio e con i suoi prodotti. Sempre secondo il sondaggio solo il 4% ha già prenotato o lo farà ai classici cenoni organizzati in ristoranti, osterie, discoteche mentre una quota consistente, circa il 13% non ha ancora deciso (info su www.toscana.coldiretti.it).
”Il cenone di Capodanno in casa – spiega Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana – è una soluzione sempre più gradita anche dai giovani che preferiscono organizzarsi in casa seguendo un vero e proprio rito che parte dalla spesa per arrivare alla preparazione del menu. Si tratta di una tendenza che negli ultimi anni, in conseguenza anche della crisi economica, è andate crescendo”.
Mediamente, ogni famiglia, spenderà per allestire il più classico dei cenoni circa 100 euro ma Coldiretti ha elaborato, per chi resterà in casa, un menu ancora più economico a base di pesce del Mar Tirreno catturato dalle imbarcazioni della flotta di Impresa Pesca che può essere messo in tavola spendendo meno di 20 euro a testa. E non bisogna necessariamente essere chef stellati per cucinarlo. Il menu è stato preparato dallo chef Donato Fambrini del ristorante ”L’Albero del Mare” di Viareggio che aderisce al progetto di Campagna Amica di Coldiretti. Fambrini utilizza, nei suoi piatti, pesce di stagione e soprattutto locale e valorizza nelle sue ricette il pesce azzurro o povero. Il pesce scelto è facilmente reperibile nelle pescherie e nei mercati di Campagna Amica: naselli, razze, cicale, seppie, polpo e muggini. Si parte con due antipasti, mousse di nasello e liquirizia e knell di razza, per proseguire con un bavetta di Gragnano alle cicale, un carpaccio di muggine e zuppetta senza lische. Dessert, vino, meglio se espressione del territorio e spumante italiano compresi naturalmente nei 75 euro circa di budget.
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