Caos passaporti a Londra: sui social e sulla stampa sono moltissimi i connazionali che si lamentano perché non riescono a rinnovare il proprio documento di viaggio.
Non solo: secondo tantissime testimonianze, non è possibile neppure prendere un appuntamento al Consolato generale d’Italia a Londra, perché i sistemi di prenotazione di fatto non funzionano o funzionano male e per pochissimo tempo (LEGGI Rinnovo passaporto a Londra, va sempre peggio. Qualcuno svegli il Console Marco Villani – Italia chiama Italia).
Gli italiani residenti in terra inglese si lamentano perché riuscire ad avere un contatto con il Consolato italiano è diventato pressoché impossibile: alle email non risponde nessuno, figuriamoci al telefono.
E’ per questo, per vederci chiaro e per capire come il governo intenda risolvere la situazione, che il MAIE ha presentato un’interrogazione parlamentare. Rivolgendosi al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, i senatori Ricardo Merlo e Adriano Cario chiedono “quali urgenti iniziative si intendano adottare per rendere efficienti i servizi consolari nella sede di Londra”.
Qui di seguito il testo integrale dell’interrogazione:
Ricardo MERLO, Adriano CARIO — Al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale — Per sapere – premesso che:
negli ultimi anni si è verificato un significativo incremento del fenomeno migratorio che riguarda i cittadini italiani che si trasferiscono a Londra; le cifre fornite dal consolato italiano parlano di oltre 430.000 iscritti all’AIRE ma il totale di italiani presenti sarebbero circa 700.000 (incluso i non iscritti AIRE)
Come è noto, la Gran Bretagna sta attraversando un momento storico di grande sfida nella gestione della pandemia ed in particolare con riferimento alla cosiddetta Brexit, ed è del tutto evidente che la sede consolare italiana a Londra, mai come ora, deve essere costituita da uffici pienamente efficienti da parte degli italiani che lì risiedono.
A mezzo stampa si apprende che presso gli uffici del Consolato d’Italia a Londra gli utenti abbiano notevoli difficoltà ad ottenere servizi essenziali come il rinnovo del passaporto. Tra le altre, ci arrivano migliaia addirittura di segnalazioni di connazionali che non riescono neanche a prenotare un appuntamento online per rinnovare il passaporto italiano .
Attraverso i social network i nostri connazionali all’estero raccontano l’impossibilità di mettersi in contatto sia telefonico che via email con gli uffici.
D’altra parte, si ricorda che con l’adozione del decreto Brexit – decreto-legge 25 marzo 2019, n. 22, convertito con legge del 29 maggio 2019 n. 41 – sono stati stanziati fondi per rafforzare, riqualificare ed ampliare la rete consolare italiana nel Regno Unito. Tra questi fondi, quello destinato ad assicurare risorse umane e strumentali per aprire un Consolato a Manchester e venire incontro alle esigenze della numerosa comunità italiana residente.
Dunque con i fondi stanziati ed oltre due anni di attesa, sembrerebbe che ci sia una mancanza di volontà e di impegno ad aprire il Consolato a Manchester; intanto i nostri connazionali continuano ad usufruire di servizi consolari inefficienti.
La Brexit e la pandemia non possono diventare un alibi per non offrire ai nostri connazionali servizi efficienti in tempi dignitosi.
Alla luce di quanto sopra riportato, si chiede di sapere: per quale motivo il Consolato a Manchester non risulta ancora operativo; quali urgenti iniziative si intendano adottare per rendere efficienti i servizi consolari nella sede di Londra.