‘Una storia d’amore romantica vista con gli occhi di un adolescente’ dice Jeff Nichols per definire Mud, l’ultimo film in concorso al festival di Cannes applaudito oggi dalla stampa. Nella natura rigogliosa, selvaggia e dura del Mississippi, uno scenario simile a quello visto in un altro film in gara, The Paperboy di Lee Daniels, si sviluppa la storia di due quattordicenni, Ellis (Tye Sheridan) e Neckbone (Jacob Lofland), amici inseparabili di avventure lungo il fiume: il primo soffre per la crisi coniugale dei suoi genitori Mary Lee (Sarah Paulson) e Senior (Ray McKinnon) ed e’ invaghito di una ragazzina piu’ grande di lui di cui crede di essere innamorato, il secondo invece e’ cresciuto dallo zio (Michael Shannon), pescatore di ostriche.
Entrambi vivono in house boat, con ritmi scanditi non dallo studio, ma dalle attivita’ familiari. In una dello loro scorribande esplorative scoprono in un isolotto una barca arenata sopra gli alberi: non e’ abbandonata, dentro c’e’ Mud (Matthew McConaughey), un uomo misterioso, pieno di tatuaggi, che chiede loro cibo per sopravvivere e racconta la propria storia. Da piccolo si era salvato dal veleno di uno dei serpenti che infestano le acque del Mississippi e da sempre la sua vita e’ dedicata a Juniper (Reese Whiterspoon), la donna che ama sin da ragazzo ma che ha avuto molte storie diverse e anche violente. Mud e’ ricercato dalla polizia, ha ucciso un uomo in Texas, l’uomo di Juniper. E anche la famiglia dell’ucciso lo cerca, convinta a farsi giustizia da sola.
Tra i due adolescenti e Mud si sviluppa un rapporto tenero, di amicizia e formazione alla vita: loro aiutano Mud a mettere in acqua la barca, trovare Juniper e farli tornare insieme, perche’ – dice l’uomo e ne sono convinti i ragazzi – due che si amano devono stare insieme. Le cose non andranno esattamente cosi’: intorno a Mud c’e’ una caccia all’uomo e i ragazzi commettono anche dei furti. Senza svelare troppo la trama delle due ore e 10 minuti di film, c’e’ da dire che la natura del sud degli Stati Uniti e’ un’incombente protagonista, misteriosa, oscura, pericolosa e che quello che soprattutto Ellis compira’ e’ il classico viaggio iniziatico verso la crescita fatto di delusioni sentimentali, difficolta’ di accettare la separazione dei genitori, desiderio di sentirsi amato come riesce a fare piu’ Mud del padre (‘io ti amo – gli dice il padre che lavora il pesce del fiume e lo rivende – ma sono duro, perche’ la vita qui in questo posto e’ difficile’).
Il finale, dopo una strage, e’ buonista con la sopravvivenza di Mud e il suo ricongiungimento con il padre (interpretato da Sam Shepard) che aveva rifiutato di aiutarlo, mentre Ellis dovra’ vivere in citta’ con la madre e vedere il padre e il posto dove e’ nato solo nei weekend. ‘C’e’ dentro il mio amore per Mark Twain – ha detto il regista -, per i classici americani come Le avventure di Huckleberry Finn e anche per autori del sud come Larry Brown. Ma piu’ di tutti e’ l’amore che volevo raccontare, quello del sognatore Mud, quello puro di Ellis’. Con l’interpretazione di Mud, e quella altrettanto intensa del giornalista omosessuale in The Paperboy, il festival laurea il talento Matthew McConaughey.
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