Esattamente un mese fa’ Dario Argento era felice come un ragazzo perche’ il suo ‘Dracula 3D’ era stato accolto sulla Croisette per le proiezioni di mezzanotte. ‘E’ la prima volta di un horror’ diceva. Oggi, al Festival di Cannes, la sera della proiezione insieme alla figlia Asia, sembra piu’ che rilassato, ma una cosa la dice subito: ‘il mio Dracula e’ un Dracula feroce non e’ quello giovanile di Twilight’. E ancora il regista di Profondo rosso nella hall dell’Hotel Carlton: ‘Ho immaginato un Dracula piu’ rispondente alla visione classica, volevo insomma recuperare quello davvero cattivo, quello che faceva paura davvero’.
Asia nel film interpreta una vampira Lucy, amica di Mina (Marta Gastini) moglie del vampiro reincarnata: ‘sono uno spirito libero e selvaggio, in contatto con la natura, proprio come sono nella vita. Una che inizialmente sembra innocente, ma non lo e’ affatto. Anzi, saro’ proprio io a far risvegliare la sessualita’ a Dracula’. Per chi ha visto alcune sequenze di questo film che sara’ presentato stasera a Cannes, sembra sia Dracula 3D ad alto tasso erotico con scene di nudo che possono ricordare lo spirito dei B-movie italiani, anni Settanta. ‘E’ erotico questo film? Non so dirlo, ma e’ sicuramente sensuale e feroce’ dice il maestro italiano del cinema horror.
Nel cast, oltre la figlia Asia e la Gastini troviamo Rutger Hauer (Abraham Van Helsing) e Thomas Kretschmann nella parte del diabolico Conte Dracula. ‘Rutger Hauer l’ho scelto per la sua imponente fisicita’, per la sua faccia marcata dal tempo e poi, tra l’altro, e’ anche olandese proprio come Kretschmann’ Sangue, teste mozzate, brandelli di carne strappati a morsi, Dario Argento, nato a Roma il 7 settembre 1940 – sembra non risparmi davvero nulla allo spettatore in questo lungometraggio girato in inglese e pieno di effetti speciali realizzati a Los Angeles. Dracula si trasforma prima in gufo, poi in lupo, infine, proprio come un vero demone, in uno sciame di mosche.
L’utilizzo di un particolare 3D, quello utilizzato dal regista, ha piu’ che senso per quanto riguarda l’horror: ‘questa tecnologia ti da’ tutta una prospettiva diversa, una diversa profondita’ che ha la sua efficacia, modernizza il tutto, anche considerando che io mi sono ispirato al classico romanzo di Bram Stoker. Certo il mio stile non cambia per questo, resta lo stesso nonostante il 3D. E questo ci tengo a dirlo’.
L’ispirazione, dice ancora il regista: ‘la traggo sempre dalle stesse cose. Dai miei sogni, dalla mie allucinazioni che poi elaboro nel tempo con grande cura. E’ come se ogni volta che faccio un film metta mano a sgangherate sedute psicanalitiche con me stesso’. Quali sono le paure di Dario Argento? ‘Quelle dell’uomo comune delle cose di tutti i giorni’. La paura e’ cambiata nel tempo? ‘No, si ha sempre paura delle stesse cose’.
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