Non è reato coltivare in casa piantine di cannabis, ma solo se destinate all’uso personale. Lo affermano le sezioni unite penali della Cassazione, con la sentenza depositata il 16 aprile, con la quale spiegano il principio di diritto emesso con una informazione provvisoria lo scorso dicembre.
Con questo verdetto è stato accolto il ricorso di un trentenne campano condannato a un anno di reclusione e tremila euro di multa perché in casa aveva due piantine e una riserva di circa 11 grammi di cannabis. Ora la Corte di Appello di Napoli dovrà riesaminare il caso.
“Questa decisione” ha affermato Marco Perduca dell’Associazione Luca Coscioni e Presidente di Science for Democracy “stabilisce una volta per tutte la non punibilità della produzione domestica per uso personale. Una buona notizia per questi giorni in cui l’approvvigionamento era caduto vittima del lockdown e un chiaro segnale di nulla osta al Parlamento affinché riveda norme contrarie al buon senso e alla proporzionalità delle sanzioni penali e amministrative previste per quella attività. Tra le varie proposte depositate dal 2016 c’è anche la legge d’iniziativa popolare Legalizziamo.it”.
Questo tema sarà al centro della riunione degli Stati Generali della Cannabis co-promossi dall’Associazione Luca Coscioni che si terranno online il 20 aprile giornata mondiale della marihuana. Per informazioni https://www.statigeneralicannabis.it/