Marco Furfaro, membro della direzione del Pd e coordinatore di Futura, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Sul referendum per la depenalizzazione dell’uso della cannabis. “465mila firme in 5 giorni non credo sia mai successo per un referendum. Secondo me stanno firmando tante persone che non fanno uso di cannabis. Ci sono miei parenti che non si sono mai fatti una canna in vita loro che hanno firmato il referendum, perché questo referendum riguarda anche tanti aspetti come la vita quotidiana come la lotta alla mafia. Purtroppo le classi dirigenti di questo Paese sono molto ipocrite per questo ancora non si è legiferato e c’è bisogno di questa spinta dai cittadini. E’ uno stimolo alla discussione che c’è in Parlamento, il PD con M5S e Leu ha adottato in commissione un testo per la depenalizzazione che spero andrà avanti. Il Pd guarda questo referendum con grande favore, alcuni di noi hanno già firmato, altri aspetteranno la discussione interna. In tanti Stati del mondo stanno legalizzando e c’è stata addirittura una diminuzione del consumo, ma soprattutto sono aumentati i posti di lavoro e c’è stata una spinta a livello economico. Sono sicuro che al referendum vincerebbe il sì con una maggioranza ampissima”.
In uno dei quesiti referendari si propone l’eliminazione della sospensione della patente per chi guida sotto effetto di cannabis. “Il tema è molto complesso. Attualmente ci sono norme talmente repressive che riguardano anche chi fa utilizzo di cannabis a scopo terapeutico. Dopodichè credo che questa sia la norma più complessa da verificare, anche io su questo passaggio ho dei dubbi. Il referendum prova ad aprire una discussione anche su questo tema”.