“Si ricostituisca l’intergruppo parlamentare e si riprenda l’iter della legalizzazione, aggiungendo ai testi depositati in questi mesi anche la proposta di legge di iniziativa popolare presentata alla Camera dei Deputati da Associazione Luca Coscioni e Radicali Italiani nel 2016 e voluta da 68mila italiani che la firmarono”. Lo dichiara Marco Perduca che per l’Associazione Luca Coscioni ha coordinato la campagna Legalizziamo.it
“Si tratta di un testo che va anche oltre le ottime proposte oggi ripresentate dal Senatore Matteo Mantero, che rafforza l’accesso terapeutico alla cannabis e liberalizza la coltivazione domestica per fini di consumo personale o sociale; ne prevede inoltre la regolamentazione della produzione, consumo e commercio anche per fini non medico-scientifici. E depenalizza totalmente l’uso e la detenzione di tutte le sostanze proibite”.
La proposta Associazione Luca Coscioni e Radicali Italiani insomma è in grado di creare un meccanismo virtuoso che automaticamente vuoterebbe le carceri di coloro che attualmente sono detenuti per violazione del Testo Unico sulle droghe del 1990 e che contribuiscono a far dell’Italia un sorvegliato speciale del Consiglio d’Europa per via dei trattamenti inumani e degradanti inflitti ai detenuti nel nostro paese.
Fu unita alle altre che prevedevano la legalizzazione della cannabis nella XVII Legislatura, il cui iter venne bloccato a seguito di uno stralcio che portò avanti solo la parte terapeutica. Il testo fu adottato dalla Camera ma non arrivò in Senato.
La legge prevede che una proposta normativa d’iniziativa popolare sia valida per due legislature quindi anche la nostra va aggiunta ai testi depositati in questi mesi. Al momento le Commissioni Giustizia e Affari Sociali della Camera non hanno deciso di iscrivere all’ordine del giorno la proposta o le altre che son state presentate dall’inizio della XVIII Legislatura.
Nei prossimi giorni dal sito Legalizziamo.it verrà lanciata una petizione ai Parlamentari affinché presentino altri testi di legge e si attivino per far sì che si rispetti la volontà di decine di migliaia di persone che hanno chiesto al Parlamento di regolamentare quanto oggi è proibito e genera povertà e criminalità.