Nel tardo pomeriggio di ieri, poco dopo l’inizio della manifestazione antiproibizionista convocata davanti a Montecitorio, il Presidente della Camera Roberto Fico ha ricevuto nel suo ufficio una delegazione composta da malati e rappresentanti dell’Associazione Luca Coscioni e Radicali Italiani.
Tra gli altri, Walter De Benedetto, il malato che ha scritto a Governo e Parlamento a sostegno della legalizzazione, Filomena Gallo, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni e Antonella Soldo, Tesoriere di Radicali Italiani.
Nell’incontro son state consegnate le 25.000 firme a sostegno della proposta di legge d’iniziativa popolare Legalizziamo che l’Associazione e i Radicali hanno presentato alla Camera nel 2016 e sottoscritta da oltre 68.000 cittadini e che ancora aspetta d’esser calendarizzata.
Nell’incontro Walter De Benedetto consegnerà di persona la lettera aperta che nei giorni scorsi ha pubblicato sui social e che chiede al Governo di rispettare la legge in materia di cannabis terapeutica e al Parlamento di legalizzarla per tutti i fini.
Filomena Gallo ha ricordato come “Ancora una volta occorre che dal corpo dei malati si arrivi al cuore della politica sia per vedere rispettate delle leggi che per riformare quelle che vanno contro le libertà di scelta delle persone”.
Chiediamo, tra le altre cose:
- Rimuovere gli ostacoli alla prescrizione della CANNABIS TERAPEUTICA;
- Superare il monopolio pubblico della PRODUZIONE DI INFIORESCENZE;
- Richiedere STUDI MEDICI SULLA CANNABIS, a partire da quella Made in Italy, favorire l’avvio di trial clinici
- Rilanciare tutte le attività necessarie per la calendarizzazione della PROPOSTA DI LEGGE D’INIZIATIVA POPOLARE LEGALIZZIAMO;
- Sostenere LA RACCOMANDAZIONE DELL’OMS per la riclassificazione della cannabis nelle convenzioni internazionali e attraverso la promozione di un’iniziativa dei cittadini europei per la legalizzazione della cannabis”.
APPROFONDIMENTO – A che punto siamo con la Cannabis terapeutica in Italia?
Dal 2007 l’Italia consente la prescrivibilità dei prodotti a base di cannabis per vari tipi di condizioni, dal 2012 una quindicina di Regioni hanno adottato leggi per rimborsare i prodotti specificando chi possa scrivere le ricette e chiarendo il catalogo dei prodotti rimborsabili.
Dal 2015 lo Stabilimento Farmaceutico Militare di Firenze coltiva infiorescenze ricche di CBD (uno dei due principi attivi utilizzati per fini terapeutici) che spedisce direttamente alla farmacie che ne fanno richiesta.
Da una decina d’anni la stragrande maggioranza dei prodotti disponibili sul mercato provengono dall’Olanda (e sono ricchi anche di THC), mentre dal 2018 sono stati importati prodotti anche dalla Germania a seguito di specifiche gare d’appalto.
Da qualche settimana l’Unione europea ha approvato l’Epidiolex un farmaco a base di cannabis indicato per il trattamento di forme rare ma gravi di epilessia. E’ la prima volta che accade nel nostro continente. Si tratta di un prodotto Made in USA lanciato nel 2018. A seguito di questo riconoscimento da parte dell’Agenzia del farmaco europea potrà esser prescritto e in tutti gli Stati Membri dell’UE.
L’Epidiolex si presenta in forma liquida da assumere per bocca, come fosse uno sciroppo, e contiene solamente CBD.
Secondo stime del Governo, il fabbisogno nazionale è intorno ai 1000 chili. A metà giugno 2019 l’Agenzia Industrie Difesa ha indetto una prima gara a procedura aperta accelerata (importo presunto 1.520.000,00 Euro al netto di IVA) per la fornitura di 400 Kg. di cannabis (320 Kg contenenti THC, 30 misto THC e CBD e 30 prevalentemente CBD) per le esigenze dello Stabilimento Chimico Farmaceutico di Firenze e una seconda per dei macchinari (importo presunto 230.000,00 Euro al netto di IVA) per rafforzare la produzione Made in Italy nel capoluogo toscano.
Malgrado a Firenze la coltivazione continui, non senza problemi, siamo ancora a corto di prodotti per soddisfare le esigenze di un numero crescente di malati. Quanti siano però le persone che ricevano prodotti a base di cannabis per terapie non è dato sapere – il Ministero della Salute è in ritardo nella pubblicazione dei dati relativi al numero di ricette, le condizioni per cui sono previsti i piani terapeutici, le tipologie di prodotto prescritte e gli eventuali effetti avversi. Secondo un rapporto delle Nazioni unite, è tra i primi dieci produttori di cannabinoidi terapeutici al mondo.
Nel 2019 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha raccomandato alla Commissione sulle Droghe delle Nazioni unite di togliere la cannabis dalla tabella delle piante e sostanze più pericolose in modo da facilitarne l’uso medico-scientifico previsto dalla convenzioni internazionali. L’Italia ha ricollocato la pianta nella seconda tabella nel 2014 a seguito, tra le altre cose, della dichiarazione di incostituzionalità della Legge Fini-Giovanardi del 2006.