Andrea Cangini, senatore di Forza Italia e portavoce di Voce libera, è intervenuto su Radio Cusano Campus.
Per Salvini la posizione di Forza Italia sul Mes è contro l’interesse nazionale. “Queste parole di Salvini mi hanno offeso – ha affermato Cangini -. Tutti hanno fatto finta di niente. Forse nessuno prende sul serio quello che Salvini dice, viene catalogato come propaganda. Io sono un po’ all’antica, ho come bussola l’interesse nazionale e l’unità nazionale, a differenza di Salvini che militava nei marxisti padani, teorizzava la secessione ed è diventato ultra nazionalista”.
“Penso che non possa esistere un’accusa peggiore di quella di ledere l’interesse nazionale. Se noi lediamo l’interessa nazionale perché allora continua ad essere alleato con Forza Italia? La penso come Giorgetti e come cominciano a pensarla in molti all’interno della Lega: Salvini non ha le qualità dell’uomo di Stato e non è capace di calarsi nei panni di leader di una coalizione. Tende ad interpretare i voti come un fine e non come un mezzo. Lui si chiude in posizioni che non hanno nulla di politico. Molti leghisti cominciano a fare discorsi che sentivo fare ai renziani quando Renzi iniziava a perdere consensi. Meloni? Mi sembra che abbia molto più senso delle istituzioni di Salvini. Salvini con il suo atteggiamento rischia di creare le condizioni per una politica impotente ed è il principale puntello al governo che dice di voler rovesciare. Forza Italia deve tornare a fare Forza Italia, tornare a dire le cose in cui crede, tornare a rappresentare le proprie idee di partito liberale. Questo può voler dire confliggere con gli alleati, ma bisogna avere il coraggio di esibire queste diversità”.
Sulla legge elettorale. “Il maggioritario doveva servire a stabilizzare il sistema politico, non ci è riuscito. In Germania dove c’è il proporzionale i governi durano una legislatura. Dobbiamo porci il problema non dal punto di vista ideologico, ma pragmatico”.