C’e’ anche il sindaco di San Cipriano d’Aversa, centro casertano a 2 km da Casal di Principe, Enrico Martinelli (Pdl) tra i destinatari delle 9 ordinanze di custodia cautelare eseguite stamattina dai Carabinieri di Caserta. L’accusa e’ di associazione per delinquere di stampo camorristico. In manette anche un consigliere comunale di maggioranza, Francesco Paolella, 54 anni, ed un omonimo e lontano cugino del sindaco di San Cipriano. L’inchiesta, della Dda di Napoli, riguarda la fazione del clan dei casalesi che fa capo al boss Antonio Iovine, uno dei destinatari delle ordinanze di custodia cautelare. Martinelli, marito del sindaco di Gragnano, Annarita Patriarca (l’ex coordinatore campano del Pdl Nicola Cosentino fece da testimone alle nozze), e’ stato prelevato nella sua abitazione.
Era indagato da alcuni mesi, quando era emerso uno scambio di pizzini tra il sindaco ed il lontano cugino omonimo, ritenuto un esponente di primo piano del clan. I biglietti inviati durante la latitanza dal boss Enrico Martinelli al sindaco di San Cipriano d’Aversa sono stati ricostruiti dai carabinieri del Ros attraverso l’esame del nastro di una macchina per scrivere trovata in un bunker nel quale il malavitoso si nascondeva. "I contenuti dei pizzini – scrive il gip – sono di eccezionale valenza probatoria e hanno consentito di documentare il totale assoggettamento e gestione della vita politica di San Cipriano d’Aversa da parte del clan camorristico". Il testo del pizzino numero 7 comincia con "carissimo sindaco" e si conclude con "non dimenticarti che di cognome fai Martinelli". Nell’ordinanza vengono segnalati in particolare "il pizzino numero 5 indirizzato al consigliere comunale Luca Diana; il pizzino numero 6 indirizzato al sindaco Enrico Martinelli, come il pizzino numero 7 da cui si capisce che il sindaco ha prontamente risposto – con lo stesso mezzo – al boss, ed il pizzino numero 9, collegato alla questione dell’illuminazione pubblica. Altri pizzini sono indirizzati al sindaco ma quello indicato al numero 17 e’ di particolare rilievo perche’ tratta l’argomento degli incarichi da affidare ad alcuni funzionari comunali". I Carabinieri – scrive il gip – chiosano la trascrizione del pizzino 17 dicendo che "si tratta della dimostrazione che il vero sindaco di San Cipriano in quel periodo era il boss". In difesa del primo cittadino si schiera il vicesindaco di San Cipriano, Gennaro Di Bonito, avvocato. ‘Martinelli e’ un brava persona, chiarira’ tutto. Si tratta di vicende risalenti alla passata consiliatura, che nulla hanno a che vedere con quest’amministrazione".
E in serata sei parlamentari campani del Pdl: Sarro, Giuliano, Coronella, Compagna, Petrenga e D’Anna esprimono solidarieta’ al primo cittadino di San Cipriano. ‘Conosciamo la coraggiosa azione di contrasto alla criminalita’ organizzata che il sindaco Martinelli, come autorevolmente riconosciuto dal Consiglio di Stato, ha assicurato nell’espletamento del suo mandato a San Cipriano d’Aversa. Siamo percio’ convinti che il doveroso approfondimento giudiziario permettera’ di diradare ogni ombra. "Auspichiamo che cio’ avvenga in tempi rapidi – aggiungono polemicamente i sei parlamentari e che, questa volta, i moralisti di professione non si esercitino in teoremi e ricostruzioni di comodo che, come il recente passato insegna, sono stati clamorosamente smentiti dal giudice, come nel recente caso del sindaco di Pignataro Maggiore".
Giorgio Magliocca, Pdl, sindaco del comune casertano accusato di concorso esterno in associazione mafiosa ed arrestato nel marzo 2011, e’ stato prosciolto il 20 febbraio ‘per non aver commesso il fatto’ dal gup del Tribunale di Napoli.
Discussione su questo articolo