I deputati del Pdl sono avvertiti: in caso di "violazioni" dello statuto del gruppo alla Camera sara’ il capogruppo, Renato Brunetta, ad avere l’ultima parola sulle sanzioni comminabili: richiamo, sospensione, fino all’espulsione. Lo prevede l’art. 23 del gruppo del Pdl a Montecitorio, che recita: "Il Consiglio direttivo, su iniziativa del presidente, qualora riscontri violazioni del presente statuto, puo’ assumere, una volta sentito il deputato interessato, che potra’ esprimere le proprie ragioni anche mediante una memoria scritta, i seguenti provvedimenti sanzionatori: richiamo orale; richiamo scritto; sospensione dal gruppo; esclusione dal gruppo".
L’eventuale ‘conflitto’ tra deputato e gruppo, innescato "su iniziativa del presidente" si svolgerebbe cosi’: "Entro quindici giorni, da quando ha avuto conoscenza del provvedimento sanzionatorio, il deputato potra’ rivolgersi, con istanza motivata, al presidente. Il presidente, nei trenta giorni successivi, sentito l’interessato, che ne faccia richiesta, potra’ deliberare la conferma, modifica o annullamento del provvedimento impugnato". Insomma, l’ultima parola spettera’ a Brunetta.
Infine, "nel caso di mancata impugnazione, nei termini indicati, ovvero all’esito della deliberazione del Consiglio direttivo, il provvedimento sanzionatorio sara’ da considerarsi esecutivo e definitivo". Si tratta di una norma che attribuisce ampi poteri a Brunetta, e di cui nessun altro capogruppo alla Camera dispone. Nello statuto del Pd, per esempio, le sanzioni le decide "il Comitato direttivo, su proposta dell’Ufficio di presidenza" e, in caso di ricorso, a decidere e’ l’assemblea. Anche per Scelta civica una modalita’ simile: proposta di sanzioni del Comitato direttivo, decisione dell’assemblea.
Nel Movimento 5 Stelle la proposta di sanzioni deve venire da un quinto dei componenti del gruppo e deve essere votata a maggioranza assoluta dall’assemblea. In Sel, si legge all’art. 9 dello statuto funziona cosi’: "L’Assemblea, su proposta del direttivo, in caso di violazioni dello statuto puo’ assumere, con la maggioranza dei componenti, i seguenti provvedimenti: richiamo scritto; sospensione dal gruppo; esclusione dal gruppo". Nello statuto della Lega Nord, infine, non c’e’ traccia della procedura per le sanzioni.
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