Lorenzo Fontana è stato eletto presidente della Camera con 222 voti. E’ il sedicesimo presidente e il secondo esponente della Lega a ricoprire la terza carica dello Stato, dopo Veronica Pivetti (dal 1994 al ’96 nella XII legislatura).
Alla quarta votazione hanno partecipato al voto 392 deputati, nessun astenuto, la maggioranza assoluta richiesta era di 197 voti.
A votare Fontana presidente anche il Movimento Associativo Italiani all’Estero – MAIE, con l’On. Franco Tirelli; giovedì 13 ottobre, il MAIE, con il Sen. Mario Borghese, ha votato Ignazio La Russa presidente del Senato.
Dopo l’elezione di Lorenzo Fontana a presidente della Camera, i parlamentari della Lega si sono concessi una foto di gruppo fuori di Montecitorio con Matteo Salvini, ma senza il neo eletto.
“Non vi preoccupate – ha assicurato il leader leghista – Fontana è con noi in spirito”. Poi rivolgendosi ad alcuni cronisti, sempre Salvini, commentando l’insediamento del deputato della Lega sullo scranno più alto di Montecitorio, ha osservato sorridendo: “Beh, dovreste essere contenti, avete mai sentito in un solo discorso citare tanti santi?”.
Dopo essere stati immortalati da fotografi e cameramen davanti all’ingresso della Camera, gli eletti della Lega si sono applauditi mentre Salvini guardandoli diceva: “Bravi! Bravi!”. Pacche sulle spalle a Giancarlo Giorgetti, dato ormai per prossimo ministro dell’Economia. Quindi la battuta del leader della Lega: “E ora festa grande al Circo Massimo”. Salvini ha anche fatto sapere che come centrodestra “alle consultazioni andremo insieme”. Poi è rientrato dentro la Camera per raggiungere Fontana nello studio del presidente al primo piano.
Su Twitter Antonio Tajani, numero due di Forza Italia, cinguetta così: “Congratulazioni e buon lavoro a Lorenzo Fontana, nuovo presidente della Camera dei deputati. Il centrodestra ha dato dimostrazione di grande compattezza. Non tradiremo la fiducia degli italiani. Avanti!”.
Nel suo primo discorso, Fontana – tra le altre cose – ha dichiarato: “La legislatura che sta iniziando dovrà riaffermare il ruolo centrale del Parlamento come luogo delle decisioni politiche”. “Dopo la parentesi imposta dalle emergenze che hanno attraversato la scorsa legislatura – ha aggiunto – è necessario che il Parlamento riacquisiti consapevolezza della sua funzione costituzionale che è primariamente quella della definizione delle regole che impegnano tutti i cittadini”.
CHI E’ LORENZO FONTANA
Veronese, 42 anni, sposato con una figlia, Lorenzo Fontana è laureato in Scienze politiche all’Università di Padova, in Storia all’Università europea di Roma e in Filosofia alla Pontificia Università di San Tommaso d’Aquino. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti, ha iniziato la sua carriera politica come consigliere comunale a Verona ed è stato poi eletto al Parlamento europeo per la prima volta nel 2009.
Nel corso della sua esperienza a Strasburgo, durata fino al 2018, ha approfondito il rapporto con il segretario della Lega, Matteo Salvini.
All’Europarlamento è stato capo delegazione del Carroccio e anche vicepresidente della commissione Cultura, istruzione e sport. Membro della Liga Veneta fin da ragazzo e poi dal 2002 vice coordinatore federale del Movimento giovani padani, è diventato vicesegretario federale della Lega nel 2013, incarico al momento condiviso con Giancarlo Giorgetti e Andrea Crippa, ed è attualmente responsabile del dipartimento Esteri del partito.
Cattolico di ferro, noto per le sue posizioni ‘ultraconservatrici’, è deputato per la seconda volta eletto nella circoscrizione Veneto 2 e per circa due mesi è stato vicepresidente di Montecitorio, tra fine marzo e maggio 2018. Con la nascita del governo gialloverde, all’inizio di giugno, Fontana è diventato ministro per la Famiglia e le disabilità, incarico ricoperto per oltre un anno, prima di assumere la guida del ministero degli Affari europei fino al 5 settembre 2019, quando ha giurato il governo Conte II. Dal 7 luglio 2017 al 12 giugno 2018, Fontana è stato anche vicesindaco della sua città, Verona.