‘Mi aspetto che questa ondata di calore finisca nel giro di due, tre giorni. Non sono previsioni che gia’ altri fanno, ma da un punto di vista climatico una durata di oltre 7 giorni sarebbe altamente strana’. Lo ha detto il direttore del Centro Euro-Mediterraneo per i cambiamenti climatici, Antonio Navarra, parlando della morsa del caldo che sta avvolgendo l’Italia in questi giorni da Rio de Janeiro dove ha partecipato al summit Onu sullo sviluppo sostenibile Rio+20.
‘Occorre mantenere alta la vigilanza e monitorare questi eventi – ha spiegato l’esperto – per capire se siano un sintomo e il segno di cambiamenti climatici in corso o si tratta invece di una variazione atmosferica’.
‘Il fatto che questo caldo sia arrivato adesso, a meta’ di giugno – ha proseguito Navarra – non e’ eccezionale. Si tratta di una tipica situazione estiva caratteristica del Mediterraneo che si trova in una posizione di ‘bordo’ tra l’aria dei paesi temperati e quelli subtropicali. Quindi in estate prevalgono i secondi’. Determinante, per Navarra l’estrema ‘variabilita’ dei fenomeni atmosferici. Ora si tratta di capire se questa ondata rientra in un trend di cambiamento. ‘Dal punto di vista climatico – ha detto l’ esperto – monitoriamo attentamente la situazione. Occorre pero’ aspettare per identificare queste variazioni di temperatura. Secondo l’Organizzazione metereologica mondiale servono 30 anni per avere un bilancio e stabilire se si tratta di cambiamenti climatici o variazioni stagionali. Dieci anni potrebbero contenere indizi utili ma non sufficiente per una chiara indicazione’.
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