Su quel discusso derby Genoa-Sampdoria dell’8 maggio del 2011 si abbattera’ un ‘effetto devastante’ per usare le parole del procuratore di Cremona Roberto di Martino in un verbale d’interrogatorio. Ed e’ per questo che appare cruciale l’interrogatorio, domani a Cremona, di uno dei capi degli ultras rossoblu, Massimo Leopizzi, che e’ iscritto nel registro degli indagati per associazione a delinquere e frode sportiva, come i calciatori, i dirigenti e i tecnici coinvolti nell’inchiesta cremonese sul calcioscommesse.
L’interrogatorio sara’ cruciale anche perche’ vi sarebbero delle telefonate intercettate di Leopizzi con persone del suo entourage nelle quali il capo ultras dimostrerebbe di conoscere per filo e per segno la presunta combine dietro il derby, facendo nomi e cognomi dei giocatori implicati: sia del Genoa che della Samp. Sembrano quindi piu’ intelliggibili le parole del procuratore di Martino che, nel corso dell’interrogatorio dell’ex genoano Omar Milanetto davanti al gip Guido Salvini aveva spiegato che, riguardo al derby, esistono fatti che ‘avranno un effetto devastante’ e che questa ‘sara’ la cosa peggiore di quella che e’ capitata in questa inchiesta’. Il pm aveva poi precisato che non si trattava di una contestazione formale a Milanetto poiche’ l’interrogatorio davanti al gip non era la sede per poterla fare, ma le sue parole sono sembrate preannunciare un’altra valanga che potrebbe investire il calcio italiano.
Dai verbali d’interrogatorio emergono episodi che ben descrivono il clima rovente del dopo derby. Milanetto, per esempio, spiega perche’ si rivolse al bosniaco Safet Altic, amico del collega Giuseppe Sculli e con lui intercettato dagli agenti della Squadra mobile di Alessandria che indagavano su un traffico di droga: voleva che intercedesse con le frange piu’ estreme del tifo e il calciatore fece anche un’intervista televisiva ‘riparatrice’ pretesa da Leopizzi. ‘Durante il derby Genoa-Sampdoria – ha messo Milanetto a verbale – poiche’ la tifoseria della gradinata nord ci contestava a gran voce, nel secondo tempo, di non giocare a sufficienza e con vigore, quando passammo in vantaggio al 96′, su mio assist, esasperato mi rivolsi ai tifosi e inveii contro i tifosi dicendo anche ‘bastardi”. Ci furono reazioni furenti degli ultra’: ‘Mi trovai nei giorni successivi in difficolta’ e chiesi anche scusa con un comunicato stampa, ma cio’ sembro’ non bastare. Telefonai quindi a Sergio (soprannome di Altic, ndr), che conoscevo da anni come tifoso ma non esagitato, pregandolo di intervenire sull’area dei tifosi piu’ agitati, per calmarli’. ‘In realta’ – ha proseguito il giocatore, ora al Padova – prima dell’ultima partita Genoa-Cesena, che segui’ Lazio-Genoa, dovetti anche fare un’intervista televisiva, su richiesta di Leopizzi, che mi telefono’ continuando a chiedere conto del mio comportamento nei confronti dei tifosi’.
I verbali d’interrogatorio, pero’, scandagliano non solo il mondo della massima serie. Ce n’e’, infatti, anche per il Grosseto e il suo presidente, Piero Camilli. Marco Turati, nell’ interrogatorio dopo l’arresto e’ tranciante: riguardo l’ ‘inedita’, perche’ non contenuta nell’ordinanza cautelare, Salernitana-Grosseto, rivela: ‘Faccio presente che vincemmo questa partita 4-3 e che non se ne parla nell’ordinanza che mi e’ stata notificata. Il nostro presidente Camilli, in pratica, l’aveva comprata, cioe’ aveva fatto in modo che noi vincessimo.
Lo seppi la settimana successiva da Carobbio che lo aveva sentito dal collega Mora. La possibilita’ era stata offerta dal fatto che un giocatore della Salernitana, Stendardo, era un ex giocatore del Grosseto e creditore dello stesso Grosseto per premi precedenti. Di conseguenza il presidente, saldando il debito, aveva ottenuto la sua disponibilita”.
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