L’amministratore unico del Piacenza, Fabrizio Garilli, in un’intervista al sito internet della Stampa, commenta le rivelazioni dell’ex piacentino Gervasoni, il pentito dell’ultima inchiesta sul calcio-scommesse. Garilli e’ amareggiato e sorpreso per il coinvolgimento della sua squadra.
‘Quando entravo negli spogliatoio – afferma – Gervasoni lo guardavo dritto negli occhi, non posso dimenticare la sua espressione. Mi sembrava a posto. Se ripasso mentalmente tutte le partite che ho visto, su Gervasoni non ho nulla da dire.
Probabilmente io sono uno di quei presidenti tonti che non analizzano le cose. Da quello che so, tutto quello che hanno combinato e’ stato fatto ai danni del Piacenza. Sono cornuto, mazziato e contento’.
Sempre al sito della Stampa interviene anche Simone Guerra, attaccante del Piacenza Calcio ed ex compagno di squadra di Gervasoni. Erano entrambi in campo nella partita sotto inchiesta Atalanta-Piacenza del marzo scorso. Guerra parla anche di Cassano, il portiere del Piacenza, il cui grado di coinvolgimento non e’ stato ancora accertato. ‘Non mi sono accorto di nulla, credevo di avere un bel gruppo, non ho notato nessun atteggiamento sospetto, per questo sono molto sorpreso.
Su Cassano per il momento ci sono solo sospetti, non prove. Con lui avevo e ho un buon rapporto, e’ uno di quelli che mi ha aiutato a entrare nello spogliatoio. Rivedendo quei due rigori, e dopo aver letto che c’era l’accordo per tirarli centralmente, qualche sospetto mi viene’. (ANSA).
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